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L’Atalanta non sfonda (0-0), il Genoa trova un punto pesante in trasferta

Un primo tempo scevro di emozioni, con una sola occasione per parte e le porte inviolate per l’incapacità dei rispettivi attacchi di superare gli schieramenti difensivi. Nella ripresa il Genoa smette di giocare (zero tiri contro i 10 subiti). Boccata d’ossigeno per il Genoa, botta d’arresto per l’Atalanta che stecca il 4° successo consecutivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo tre vittorie consecutive l'Atalanta si ferma con il Genoa: 0-0 a Bergamo per una gara in cui la Dea non ha trovato la soluzione vincente a scardinare la difesa ad oltranza dei liguri. Per Ballardini un punto importantissimo che dà morale alla squadra, anche se la zona rossa resta ad un passo. I nerazzurri perdono l'occasione per centrare il quarto successo consecutivo.

Shomurodov e Zapata hanno provato ad accendere la miccia nel primo tempo ma lo stoppino è rimasto bagnato. Così i primi 45 minuti tra Atalanta e Genoa si sono consumati in una partita in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto ma senza l'intenzione di farsi male. Eppure l'intento classico della Dea – tornata a mietere vittime a suon di gol – era quello di far suo il match non appena possibile guardando lo schieramento iniziale: un 3-4-3 con Ilicic al centro dell'attacco supportato da Zapata e Malinovsky con la licenza di svariare a 360 gradi sul fronte offensivo evitando punti di riferimento al Genoa. Che però non è caduto nel tranello mantenendo un assetto attento in difesa e in mediana, dove i cinque in linea schierati da Ballardini hanno reso più difficile la manovra ai bergamaschi.

Ed è merito del Genoa, ancora convalescente da quando è tornato in mano a Ballardini se la partita è rimasta in equilibrio, con 45 minuti in perfetta parità anche nelle statistiche con 6 tiri del Grifone contro i 5 totali dei nerazzurri e un possesso leggermente a favore dell'Atalanta (54% a 46%) che conferma le difficoltà di Gasperini di trovare ritmo e gioco consoni alla sua squadra. E così continua anche per tutto il secondo tempo, con l'Atalanta che cresce ma non sfonda.

Il Genoa tiene a testa alta il campo, la Dea non punge. Gasperini si gioca carte differenti cambiando assetto in corsa: prima Muriel per Zapata, poi Miranciuk per Malinovsky, quindi in campo anche Mahele e Lammers ma è il Genoa a non scuotersi più di tanto. La squadra di Ballardini regge l'urto, anche se smette letteralmente di giocare nella metà campo bergamasca, difendendo con l'intero organico il pareggio. Non è un caso se nella ripresa, il Grifone non tirerà mai in porta: zero tentativi verso Gollini contro i 10 della Dea.

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