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L’Atalanta e la maledizione dell’erede di Castagne: Mojica verso l’addio

L’Atalanta continua ad avere problemi sugli esterni. Dopo l’addio di Castagne al Leicester, sono stati tanti gli esterni acquistati dalla Dea ma che non sono stati all’altezza dell’attuale giocatore delle Foxes. Da Piccini a Depaoli, passando per Mojica, nessuno ha soddisfatto Gasperini che ora ripone tutte le sue speranze in Maehle.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Atalanta è pronta a salutare anche Johan Mojica. L'esterno sinistro colombiano era stato acquistato in estate per sostituire il partente Castagne che è approdato al Leicester. Ma nella faraonica campagna acquista del club bergamasco, che tra agosto e settembre ha comprato diversi giocatori, ci sono stati tanti altri esterni che Gasperini ha voluto ma che di fatto non ha mai impiegato. La speranza era quella di poterli utilizzare o come sostituiti dello stesso Castagne o per far rifiatare Hateboer. Ma in tanti non sono stati all'altezza. A partire da Rick Karsdorp, oggi grande rivelazione della Roma di Fonseca, ma che in estate era destinato proprio a vestire la maglia dell'Atalanta. Il suo trasferimento non si riuscì a compiere e così il club della Dea acquistò Piccini dal Valencia.

Le condizioni fisiche dell'ex Fiorentina però non convinsero e così ecco l'alternativa Depaoli dalla Sampdoria. Anche l'ex Chievo però non è riuscito ad entrare negli automatismi tattici di Gasperini e a lavorare al meglio sulle fasce come avrebbe voluto Gasperini. Con il baby Ruggiero più volte impiegato a sinistra, ecco arriva Mojica che inizialmente sembrava potesse soddisfare il tecnico bergamasco e che invece oggi si ritrova fuori dal progetto tecnico della squadra. A fare gli scongiuri adesso è Maehle che dopo la prima apparizione contro il Parma, oggi spera di non seguire le orme due suoi predecessori. Quella di Castagne, sembra essere proprio una maledizione per l'Atalanta.

La maledizione esterni dell'Atalanta per sostituire Castagne

Solo 6 presenze e 264′ giocati per Depaoli, appena 1 presenza in 59′ per Piccini, 11 presenze in 292′ invece per Mojica che invece nelle due gare contro Sassuolo e Parma è rimasto in panchina e non è stato neanche convocato per la sfida contro il Benevento di domani. In totale fanno 17 presenze in 3, praticamente pochissime per giocatori acquistati in estate come eredi di Castagne.

A loro va aggiunto Maehle che è arrivato solo pochi giorni fa dal Genk e che ha giocato il suo primo spezzone di gara contro il Parma. Il giocatore spera di poter essere finalmente utile a Gasperini, ma è ovvio come la paura adesso sia tanta. Il tecnico della Dea è molto esigente e pretende che i giocatori siano adatti a giocare su entrambe le fasce. In preallarme c'è sempre Ruggeri.

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