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L’Atalanta come il Verona di Bagnoli? Ecco perché può vincere lo scudetto

L’Atalanta ha il miglior attacco della Serie A e ottenuto più punti di tutte le altre squadre nell’anno solare 2019. Con un Muriel già vicino a battere il suo primato di gol in una singola stagione, la squadra di Gasperini sogna in grande. Il calcio diretto e funzionale, con tante opzioni in attacco, paga. Per il sogno scudetto, però, serve più ordine in difesa.
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L'Atalanta, ha detto il presidente Antonio Percassi, quest'anno è all'università. E i primi esami in Serie A li ha superati alla grande. Il tecnico Gasperini non vuole parlare di scudetto, anche se le analogie con il trionfo del Leicester e soprattutto con l'impresa del Verona di Osvaldo Bagnoli nel 1984-85, ultimo scudetto vinto da una provinciale in Italia, abbondano. "Possono farcela, sarebbe un'altra grande storia" ha detto Bagnoli, presidente onorario del club, alla Gazzetta dello Sport.

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Perché ha il record di punti nel 2019

I numeri raccontano che l'Atalanta è la squadra che ha fatto più punti in Serie A nell'anno solare 2019. Anche il confronto rispetto alla classifica della scorsa stagione, allo stesso punto del campionato, conferma un primato dei bergamaschi: l'Atalanta ha infatti guadagnato otto punti, più di tutte le altre. E non sono gli unici numeri che fanno sognare i tifosi. L'Atalanta ha chiuso l'ultima stagione con il miglior attacco del campionato. Si è qualificata per la Champions forte di 77 gol, e quest'anno ha accelerato ancora.

Perché ha il secondo miglior attacco d'Europa

Grazie al 7-1 contro l'Udinese, ne ha realizzati 28 nelle prime nove partite. Nei primi cinque campionati europei, solo il Manchester City ne ha segnati di più (32), ma ha anche giocato una partita in più. L'Atalanta vanta un attacco più efficace finora anche del Barcellona, del Bayern Monaco di Lewandowski, l'uomo dei record in Bundesliga, e del PSG.

Nessuna squadra aveva mai segnato così tanto in Italia nelle prime nove partite dai tempi del Milan nella stagione 1992-93. Funziona eccome l'aggiunta di Muriel nel tridente. Il colombiano, a cui mancano solo tre reti per battere il suo primato in una singola stagione, è secondo giocatore nella storia dell'Atalanta ad avere segnato così tanto nelle prime 9 giornate. Meglio del colombiano aveva fatto solo Karl Aage Hanse nella stagione 1949-50 (9 gol). "Muriel può diventare un top player" ha detto Gasperini. Il colombiano finora risponde con un gol ogni 42 minuti. Nei cinque principali campionati europei, nessuno fa meglio.

Perché valorizza Muriel e ha tante opzioni davanti

Muriel, ha detto Gasperini nella conferenza stampa prima della trasferta di Napoli, "si esprime meglio più vicino possibile alla porta. Ha la capacità di controllo ed un'immediatezza di tiro, è un tipo di attaccante diverso, va usato dentro l'area dove è difficile marcarlo. Lui nel ruolo di Ilicic fa più fatica, ha alcune caratteristiche che nel nostro reparto offensivo non ci sono. Noi obbiamo avere delle soluzioni sulla base delle caratteristiche dei giocatori. Se riusciamo a combinare quelle va bene, non possiamo giocare tutti insieme. È una forza che ci permette di vincere le partite".

I tiri di Muriel in stagione: fonte Understat
I tiri di Muriel in stagione: fonte Understat

Gasperini ha fatto ruotare davanti Ilicic, il "Papu" Gomez, Zapata, che è sesto in serie A per media di tiri a partita (4). Il suo infortunio può aumentare le chances da titolare di Ruslan Malinovskyi. Il rigore del vantaggio e della grande illusione a Manchester contro il City è il primo segnale della sua scalata nelle gerarchie dell'attacco. Gasperini l'aveva già schierato trequartista di fatto in due occasioni, contro Fiorentina e Roma, partita in cui Gomez ha giocato in un ruolo ibrido tra centrocampo e attacco. Il mancino ucraino, visione di gioco raffinata ma ancora qualche pausa di troppo, in nazionale gioca come mezzala nel 4-1-4-1 di Shevchenko: la sua evoluzione può essere il jolly della stagione.

Perché gioca un calcio funzionale

Nonostante sia al sesto posto in serie A in termini di passaggi di media a partita, l'Atalanta va al tiro più di tutte in Serie A: 21.2 a partita, secondo i dati Whoscored, di cui 8.9 in porta. Non solo, la produzione offensiva è alimentata da un'organizzazione complessiva che consente il recupero alto del pallone: quasi una volta su cinque, infatti, l'Atalanta torna in possesso negli ultimi trenta metri di campo. I bergamaschi concedono agli avversari una media di 7.78 passaggi per ogni azione difensiva (PPDA), un dato che rende l'Atalanta tra le squadre capaci di portare il pressing più efficace in Serie A (quarta, dietro Torino, Bologna e Juventus).

Il meccanismo di gioco è ormai consolidato. Gasperini cerca di occupare verticalmente tutti i corridoi, in fase di possesso avanza gli esterni di centrocampo che così impediscono alle difese avversarie di stringere la linea difensiva e rinchiudersi a protezione dell'area. Nel trio d'attacco, l'articolazione è chiara: due uomini occupano gli spazi di mezzo, un terzo detta centralmente la profondità.

Nell'immagine della sfida col Lecce un esempio di occupazione dei corridoi in fase di possesso
Nell'immagine della sfida col Lecce un esempio di occupazione dei corridoi in fase di possesso

Quando gioca il pallone sulle fasce, l'Atalanta porta più uomini nella zona del pallone. L'esterno può contare sul centrale di difesa alle sue spalle, sul centrocampista di riferimento, su uno o due degli uomini del tridente d'attacco. La moltiplicazione delle linee di passaggio offre sempre più combinazioni possibili e consente la risalita veloce del campo e la creazione di occasioni da gol attraverso il dialogo veloce nello stretto e l'apertura di corridoi alle spalle dei difensori.

Dove migliorare: in difesa non sempre la fluidità paga

"Ci sono molti momenti nelle partite, siamo sicuramente più bravi in certi contesti, in alcuni siamo meno sbilanciati e meno aperti. Abbiamo cambiato sotto questo punto di vista rispetto al primo anno, dobbiamo tornare indietro. In proporzione paghiamo molto di più in difesa" ha detto Gasperini prima della partita contro l'Udinese. In effetti, l'Atalanta ha incassato 14 gol ed è settima in serie A per expexted goals concessi (11.77, secondo i dati Understat). Dunque, subisce anche più reti di quante ne stima il modello che prende in considerazione, per ogni tiro, la probabilità che si trasformi in gol attraverso una serie di fattori come la distanza dalla porta, l'angolo, il tipo di conclusione.

Finora, il rendimento offensivo, che ripaga una campagna acquisti orientata a rinforzare soprattutto centrocampo e attacco, ha bilanciato i punti deboli dell'Atalanta in fase difensiva. Debolezze che costituiscono l'altro lato di uno stile di gioco aggressivo, di un pressing costantemente orientato sull'uomo. Perché coinvolge tutta la squadra, difensori compresi, che aumentano il raggio d'azione e si trovano più esposti se trovano di fronte attaccanti mobili o particolarmente abili nel dribbling, come la sfida di Champions League contro il Manchester City ha palesemente evidenziato. La laurea con lode all'università della Serie A passa da qui. Perché in Italia, da almeno un decennio, alla fine vince chi ha la miglior difesa.

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