L’assist di Osimhen contro il Cagliari è magia pura: palleggia fra tre difensori avversari
Sotto i riflettori del Maradona risplende ancora Victor Osimhen: mai come contro il Cagliari il nigeriano è tornato sul trono del Napoli, trascinandolo verso una vittoria sofferta e importante. Sono segnali incoraggianti per Walter Mazzarri che ha come compito principale risvegliare la fame del capocannoniere dello scorso campionato.
L'attaccante si è presentato in campo sfoggiando il Pallone d'Oro Africano, il prestigioso riconoscimento vinto in settimana e che lo incorona come miglior talento di tutto il continente. Anche in una stagione strana come quella che sta vivendo, caratterizzata da problemi dentro e fuori dal campo, Osimhen sta provando a imporsi e l'assist per il gol del definitivo 2-1 (in cui ha anche segnato una rete) di Kvaratskhelia è pura magia.
Da solo ha creato uno squarcio all'interno della difesa del Cagliari con una giocata da vedere e rivedere in loop fino allo sfinimento. Il nigeriano ha preso il pallone e ha cominciato a palleggiare, un gesto semplice se non fosse per il fatto che era circondato da tre difensori avversari.
In mezzo a loro si è destreggiato con leggerezza: nel giro di pochi secondi ha stoppato il pallone con il petto, lo ha fatto rimbalzare per tre volte sul ginocchio destro e poi se lo è portato avanti con la testa, prima di sgusciare fra i suoi tre marcatori con un colpo di tacco e servire l'assist al bacio per Kvara che dall'altra parte dell'area di rigore ha dovuto solo scagliare un tiro potente verso la porta.
Il gol del georgiano è pesantissimo perché sancisce la vittoria del Napoli, ma la bellezza è tutta nell'assist, nei gesti tecnici ripetuti da Osimhen in una circostanza di altissima tensione. Il bomber azzurro fa sembrare facile quello che non è: dopo aver segnato la rete del momentaneo 1-0 si rende protagonista anche nel secondo gol per chiudere la serata in bellezza, accompagnato dall'applauso di tutto lo stadio.