L’assist della Uefa alla Superlega: “Avete fatto un grosso errore ma c’è tempo per cambiare idea”
"Signori, avete commesso un grave errore. Alcuni diranno che è avidità, altri disprezzano, arroganza … c'è ancora tempo per cambiare idea. Tutti commettono errori". Si è concluso così l'intervento del presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin al congresso della massima organizzazione del calcio europeo. Il dirigente sloveno ha provato a tendere la mano ai club fondatori della Super League e ha proposto loro di tornare indietro rispetto al percorso intrapreso, sottolineando come le competizioni per club che partiranno dal 2024 siano frutto di un lavoro ambizioso e condiviso dalla maggioranza delle federazioni.
Ceferin nel suo intervento ha toccato vari punti, tra i quali c'è la sostenibilità economica correlata al risultato sportivo: “Per alcuni perdere non è più un risultato sportivo ma un rischio industriale, che non vogliono più assumersi. L’obiettivo non è più conquistare trofei, ma riempire il conto in banca. I soldi sono diventati più importanti della gloria e della lealtà”.
In merito ai criteri che che dovrebbero regolare la nascente Superlega, Ceferin si è dilungato in un lungo excursus storico delle competizioni europee: "Dobbiamo mantenere il sogno vivo. I grandi club non erano grandi un tempo e non c'è garanzia lo siano in futuro. Il calcio non è prevedibile, questo lo rende così popolare. Guardate al Manchester United prima di Ferguson, la Juventus era in Serie B quindici anni fa. Il calcio ha bisogno di squadre come Atalanta, Celtic, Dinamo Zagabria. Con questo sistema non avremmo avuto Nottingham Forrest, Amburgo, Porto, Stella Rossa. Alcuni non capiscono, se non guardando al conto in banca. Chi pensa di essere intoccabile dovrebbe ricordare da dove viene e ricordare che se oggi è grande è in parte merito dell'Uefa".
Il numero uno dell'UEFA non ha fatto mancare l'ennesima stoccata ad Andrea Agnelli: "Alcuni amministratori delegati cambiano squadra come cambiano le loro maglie".
Infine Ceferin ha ringraziato i dirigenti di PSG, Bayern Monaco, Lione, che sono presenti al congresso; perché non hanno aderito alla Super League e si è rivolto ai club inglesi che hanno fatto una scelta differente: "Avete fatto un grande errore. Qualcuno dice che sia avarizia. Arroganza. O ignoranza del calcio inglese. Non importa. Importa che c'è ancora tempo per tornare indietro. I tifosi inglese meritano rispetto. I governi, i tifosi, i media sono con noi. Gli permetteremo di prendere il calcio? No, credetemi. Non perderemo questa partita. In tempo di crisi, l'umanità può andare verso gli interessi personali o la solidarietà. Abbiamo scelto la solidarietà ed è la giusta scelta, non ce ne pentiremo".