L’Asl blocca i nazionali della Fiorentina dopo la positività di Callejon
Un nuovo intervento delle Asl nel mondo del calcio. A distanza di circa un mese dal caso Juventus-Napoli, finora unico precedente in Serie A nel quale si è palesato un provvedimento di natura ostativa da parte delle autorità sanitarie. L'USL Toscana Centro ha vietato la partenza per i ritiri delle rispettive nazionali ai calciatori della Fiorentina. L'intero gruppo viola si trova attualmente in regime di isolamento fiduciario – la cosiddetta ‘bolla' – dopo la positività al Covid di José Callejon, riscontrata alla vigilia dell'impegno di campionato contro il Parma.
In seguito all'esito positivo del tampone di Callejon, la Fiorentina aveva provveduto a contattare l'Asl, procedura prevista dalla normativa vigente e prevista anche dal protocollo predisposto dalla Figc. Nell'ambito delle comunicazioni che sono intercorse tra il club viola e l'azienda sanitaria, quest'ultima non ha autorizzato la partenza dei 13 calciatori convocati per le nazionali.
Tra questi Castrovilli e Biraghi, presenti nell'elenco di 41 giocatori convocati da Roberto Mancini per i prossimi impegni della Nazionale, ma anche diversi stranieri, chiamati dai rispettivi selezionatori: da Pulgar a Martinez Quarta (attesi in Sudamerica dalle gare di qualificazione ai Mondiali), da Vlahovic a Milenkovic (convocati dalla Serbia) fino ad arrivare a Kouamé, atteso in Costa d'Avorio.
La Nazionale di Mancini, già nel diramare l'elenco dei convocati, aveva previsto questo tipo di situazione, specificando di dover attendere l'autorizzazione delle autorità sanitarie per poter aggregare alcuni calciatori al gruppo. Nei prossimi giorni saranno le singole federazioni ad interfacciarsi con l'Asl per verificare la possibilità di ‘sbloccare' i giocatori attualmente bloccato in regime di isolamento.