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L’arbitro Sacchi non saluta l’assistente Di Monte in Lecce-Sassuolo: Calvarese spiega cos’è successo

L’arbitro Juan Luca Sacchi non saluta l’assistente Francesca Di Monte in Lecce-Sassuolo: l’ex direttore di gara Gianpaolo Calvarese spiega cos’è successo nel tunnel pochi attimi prima dell’ingresso in campo delle due squadre.
A cura di Vito Lamorte
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Da qualche ora è scoppiata la polemica sull'arbitro Juan Luca Sacchi, che ha diretto l'anticipo dell’ottava giornata di Serie A al Via del Mare tra Lecce e Sassuolo terminato 1-1 . A finire sotto la lente d'ingrandimento, però, non è un rigore non dato o un errore nella direzione di gara ma il comportamento dell'arbitro della sezione di Macerata che avrebbe negato il saluto alla collega Francesca Di Monte, assistente arbitrale della sezione di Chieti designata per l'incontro.

La scena di cui si sta discutendo da qualche ora, ormai, si è verificata nel tunnel degli spogliatoi pochi istanti prima dell’ingresso in campo e sui social è girato molto un video in cui Sacchi non risponde alla mano tesa dalla Di Monte per stringere in fretta quella di Strefezza, capitano del Lecce.

Fonti dell'AIA, Associazione italiana arbitri, all'ANSA hanno spiegato che " è assolutamente da escludere un gesto sessista e ovviamente anche uno sgarbo personale. Il problema per noi non esiste, è stato solo un gesto involontario e male interpretato: i due tra l'altro hanno dimostrato grande feeling in campo e il loro rendimento è stato ottimo. Stupisce, piuttosto, che si parli di sessismo all'interno di un'associazione che ha fatto dell'abbattimento di ogni barriera di genere uno dei suoi principali traguardi raggiunti".

Di questa situazione e della polemica che ne è scaturita ne abbiamo parlato con Gianpaolo Calvarese, arbitro di Serie A dal 2008 al 2021 e attualmente uomo di punta della squadra di Amazon Prime Video per commentare nella VAR Room:  "Ci sono casi in cui l'apparenza inganna. In cui un video di pochi secondi viene strumentalizzato per creare polemica. Il caso monta, e gli organi di informazione cavalcano la polemica. È esattamente quanto successo in relazione all'arbitro Juan Luca Sacchi e ai minuti precedenti a Lecce-Sassuolo. Il direttore di gara di Macerata viene accusato di non aver voluto stringere la mano all'assistente Francesca Di Monte, ma le cose non sono andate esattamente in questo modo. E mi permetto di dissentire ( forse una delle poche volte, se non la prima volta ), con l'AIA, se è vero quello che si legge in alcune dichiarazioni ufficiose rilasciate a mezzo stampa, che non ha capito lo spirito di quello che è accaduto ma abbia rincorso la polemica andando dietro al perbenismo del ‘politicamente corretto'".

A Fanpage.it e sui suoi canali social l'ex arbitro ha ripercorso cosa è accaduto:"Piccolo passo indietro: all'arrivo nel tunnel, l'assistente Di Monte saluta i due capitani e quasi contemporaneamente arriva l'arbitro Sacchi. Quest'ultimo ha come unico obiettivo salutare Strefezza, capitano del Lecce, dopo averlo fatto con Ferrari. Esattamente come ha fatto la Di Monte poco prima. Per un arbitro sono fondamentali l'uguaglianza e la terzietà: ci hanno insegnato a essere talmente imparziali che a una stretta di mano a una squadra, deve corrispondere la stessa stretta all'altra squadra. Per questo Sacchi, dopo aver stretto la mano al capitano del Sassuolo, cerca la mano di quello del Lecce. Probabilmente sovrappensiero, si rivolge però all'assistente Di Monte. Ecco l'equivoco: l'assistente si convince che Sacchi la stia salutando, e non capisce che l'arbitro ha il solo obiettivo di replicare la stretta con Strefezza".

Quindi si è trattato di un equivoco? "Esattamente. Un mero equivoco, dunque, che è stato strumentalizzato per dare contro a un arbitro. Con un'aggravante: quella di aver chiamato in causa il politicamente corretto. Quando invece un arbitro punta sempre a difendere e tutelare la sua squadra, al di là del genere dei suoi componenti, che siamo donne o uomini".

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