L’arbitro della finale dei Mondiali mostra per la prima volta una foto: “Questa non è serietà”
Szymon Marciniak ha ricevuto un'accoglienza speciale in Polonia. L'arbitro della finale dei Mondiali è stato celebrato con i suoi collaboratori, e insignito anche di diversi riconoscimenti. La sua direzione di gara però non è riuscita a mettere tutti d'accordo, a giudicare da quanto accaduto in Francia: a far discutere oltre al rigore fischiato all'Albiceleste, e alla gestione dei cartellini, è stato soprattutto quanto accaduto in occasione del gol del 3-2 di Messi. Una situazione su cui lo stesso Marciniak è intervenuto in occasione della sua conferenza stampa.
L'Albiceleste ha rischiato grosso quando il suo giocatore più rappresentativo ha spinto in rete la palla del nuovo vantaggio. Gli assistenti dell'arbitro in questa occasione sono stati bravissimi, nell'accorgersi che la sfera aveva varcato la linea di porta ancor prima che arrivasse la segnalazione della goal line technology sul suo dispositivo al polso. Marciniak infatti ha dichiarato: "Prima che il nostro orologio iniziasse a vibrare con la conferma dell'informazione, il guardalinee aveva già alzato la bandiera. Gianni Infantino ha scherzato nell'after party sul perché spende così tanti soldi in tecnologia quando fischiamo tutto questo senza di essa. È stato bello".
Peccato però che nessuno di loro si sia accorto di quanto accadeva davanti alla panchina dell'Argentina. Prima del tocco di Messi infatti quando l'azione era concitata, due componenti della panchina sudamericana erano entrati sul terreno di gioco. Una situazione che avrebbe potuto portare all'annullamento del gol, come confermato dalla norma 3.9 dell'IFAB: "Se, dopo che è stata segnata una rete, l’arbitro si accorge, prima che il gioco riprenda, che c’era una persona in più sul terreno di gioco nel momento in cui la rete è stata segnata, l’arbitro non convaliderà la rete se la persona in più era un calciatore titolare (entrato o rientrato senza autorizzazione), di riserva, sostituito o espulso o un dirigente della squadra che ha segnato la rete".
Si è discusso a lungo di quanto accaduto, soprattutto in Francia, dove gli sconfitti si sono indignati per il mancato rispetto del regolamento. Basti pensare che il popolare quotidiano francese L'Equipe ha dato un 2 in pagella all'arbitro polacco. Inevitabile per Marciniak in occasione del suo primo intervento pubblico post finale Mondiale, tornare sull'episodio. L'esperto direttore di gara ha lasciato tutti di sasso, tirando fuori improvvisamente lo smartphone. Sullo stesso ecco una foto della partita, relativa ad un'altra "invasione di campo", questa volta dei transalpini.
Marciniak ha spiegato mostrando l'immagine: "E i francesi non hanno menzionato questa foto, dove si vede come ci siano sette francesi in campo. Prima di tutto, questa situazione dovrebbe influenzare il gioco? E qual è stato l'impatto dei ragazzi che si sono alzati e sono saltati in campo? Si sta cercando un appiglio su ogni cosa e questa non è serietà". E poi ecco la stoccata ad alcuni tabloid francesi: "Ci sono i giornali seri e quelli che cercano pubblicità. Amici, arbitri in Francia, mi hanno scritto. L'atteggiamento è stato ottimo".
Ma qual è l'azione a cui fa riferimento Marciniak? L'arbitro polacco ha mostrato uno screen relativo a quanto accaduto proprio poco prima della fine dei supplementari, quando Kolo Muani ha avuto sui piedi il pallone del nuovo vantaggio e probabilmente della Coppa del Mondo. Prima dell'eccezionale parata di Martinez che ha salvato l'Argentina, c'è stato un massiccio ingresso sul terreno di gioco dei calciatori panchinari della Francia, già pronti ad esultare. Insomma l'arbitro ha voluto dimostrare che entrambe le squadre non hanno rispettato appieno il regolamento, senza influire però sull'andamento del gioco.