L’arbitro del gol di mano di Maradona va alla cassa dopo 36 anni: vende il pallone ed è milionario
Sono passati cinque mesi da quando Steve Hodge, ex centrocampista oggi 60enne, ha fatto cassa pesantissima mettendo all'asta la maglia dell'Argentina con cui Diego Armando Maradona segnò la doppietta all'Inghilterra in un leggendario quarto di finale dei Mondiali del 1986 in Messico. Quel giorno – e in quelli successivi con la vittoria del titolo – il mito del Pibe mise le sue solide fondamenta nella storia del calcio e al fischio finale fu Hodge ad aggiudicarsi il preziosissimo cimelio scambiando la sua maglia con quella di Maradona.
Dopo aver giurato per più di metà della sua vita che mai si sarebbe privato della maglia visto il suo inestimabile valore sentimentale, Hodge ha fatto due conti ed ha cambiato idea, mettendosi in tasca nello scorso maggio la mostruosa cifra di oltre 8 milioni di euro dopo aver messo all'asta da Sotheby's la ‘camiseta' numero 10 di Maradona. Ma l'ex giocatore della nazionale inglese non resterà l'unico a dover ringraziare di aver messo piede in campo quel giorno allo stadio Azteca di Città del Messico.
Nelle ultime ore infatti è arrivato l'annuncio che un altro cimelio altrettanto prezioso e che ha recitato un ruolo da protagonista quel 22 giugno 1986 sarà messo all'asta da colui che lo ha custodito gelosamente per 36 anni: il pallone con cui Maradona prima segnò la rete della Mano de Dios beffando Shilton e poi raddoppiò dopo cinque minuti realizzando quello che è passato alla storia come il ‘gol del secolo'. Una sfera che se potesse parlare ne racconterebbe di magie, di come quel piede benedetto dagli dei del calcio lo accarezzò piegandolo al suo volere.
Quel pallone a fine partita se lo prese l'arbitro del match, il tunisino Ali Bin Nasser, che per tutto questo tempo lo ha tenuto chiuso in un armadio. Adesso, a 78 anni, ha deciso di passare anche lui alla cassa come ha fatto Hodge prima di lui. E chissà se magari l'idea gli è venuta leggendo l'importo pazzesco incassato qualche mese fa dall'ex centrocampista. "Quel pallone fa parte della storia del calcio internazionale – ha detto – mi sembra il momento giusto per condividerlo con il mondo".
Ali Bin Nasser ha sempre accusato l'assistente di linea per la clamorosa svista del gol di mano di Maradona: "Non ho potuto vedere chiaramente l'azione e seguendo le istruzioni della FIFA emesse prima del torneo ho chiesto al mio guardalinee la conferma della validità del gol: è tornato sulla linea di metà campo indicando che era convinto che la rete fosse valida. Alla fine della partita l'allenatore dell'Inghilterra Bobby Robson mi ha detto che avevo fatto un buon lavoro, ma il guardalinee era stato irresponsabile".
L'ex arbitro tunisino dovrebbe incassare tra i 3 e 4 milioni di euro per il pallone quando sarà venduto all'asta il prossimo 16 novembre a Londra, ma la cifra potrebbe lievitare ulteriormente come insegna la precedente asta della maglia di Maradona, in cui è stato fatto segnare il nuovo record per un articolo inerente lo sport. In fondo, se quel pallone vale tanto, parte del merito è proprio di Ali Bin Nasser che convalidò la Mano de Dios…