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L’arbitro abbocca alla sceneggiata, concede un rigore mai visto: “Non voglio nemmeno ascoltarti”

L’episodio è avvenuto durante un match del campionato cileno di seconda divisione. La decisione del direttore di gara è clamorosa: assegna un penalty per un leggero buffetto del portiere a un avversario.
A cura di Maurizio De Santis
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Un calcio di rigore assegnato per un buffetto. È successo durante un match del campionato cileno di seconda divisione e la decisione del direttore di gara ha destato grande scalpore. Perché abbia mai punito quel gesto con la massima punizione in favore del Provincial Osorno è cosa di cui non si capacitano né l'estremo difensore né il club, Deportes Melipilla. Tutto è nato quando il risultato era sul 2-1.

L'arbitro, Juan Sepúlveda, ha interpretato come scorrettezza e fallo di gioco la reazione avuta da Darío Melo (portiere) nei confronti del centrocampista avversario, Miguel Ángel Orellana. Secondo il suo metro di giudizio quel gesto andava sanzionato con severità, nonostante dalle immagini in diretta nulla lasciava presagire ci fossero gli estremi per una opzione del genere: una decisione pesante che ha portato al pareggio e cambiato l'inerzia dell'incontro.

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È finita 3-3, comprese le marcature dello stesso Orellana e di Matías Rodríguez nel finale. Ma su quel risultato c'è il marchio di un rigore che ha sollevato un polverone e impedito al Deportes Melipilla (attualmente al comando con 24 punti) di prendere il largo in classifica, lasciando il Provincial Osorno in terza posizione con 22 punti.

La vicenda, però, non è destinata ad andare in archivio senza colpo ferire. La società ha espresso pubblicamente la volontà di presentare un reclamo formale alla federazione e alla commissione arbitrale per quanto accaduto sul campo nell'ultimo turno di campionato.

Sul tavolo, almeno per adesso, restano la sequenza videoclip e le parole dell'estremo difensore, che ha mostrato stupore: "Non so sinceramente cosa abbia visto il direttore di gara. Io stesso ho rivisto più volte quell'episodio e ancora non capisco perché abbia dato rigore". La vicenda s'è arricchita anche di un altro dettaglio, la clamorosa ammissione di colpa da parte dello stesso arbitro, evidentemente tratto in inganno dalla parte finale dello scambio di battute tra portiere e centrocampista, con quest'ultimo che sembra provocare l'avversario. "I miei compagni di squadra mi hanno raccontato che ha detto di aver sbagliato a prendere quella decisione. Ha riconosciuto il suo errore, ci ha danneggiati e adesso non si può fare più niente".

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Melo aggiunge un altro tassello alla narrazione di quel frangente di match. Spiega come il direttore di gara abbia cercato anche con lui un contatto per chiarire cosa era successo. Come l'abbia presa il portiere è tutto nelle sue parole: "In un secondo momento l'arbitro avrebbe voluto parlarmi… gli ho detto: non voglio nemmeno ascoltarti".

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