L’Arabia Saudita di Mancini è un disastro: l’allenatore avversario li irride con il gesto dei soldi
L'Arabia Saudita non riesce a vincere. Arriva un'altra sconfitta per la nazionale guidata da Roberto Mancini a Portimão, in Portogallo, contro il Mali per 3-1: l'ex CT dell'Italia ha subito la terza battuta d'arresto dopo il pareggio all'esordio contro la Nigeria (2-2) e nemmeno la rete di Al Dawsari, giocatore che punì l'Argentina ai Mondiali in Qatar, è bastata per dare la riscossa. Le reti per la selezione maliana sono state realizzate da Doumbia, Traoré e Sinayoko.
Durante il match si è verificato un episodio molto particolare che ha visto protagonista il vice allenatore del Mali: Hedi Taboubi ha fatto il gesto dei soldi all'arbitro dopo il gol subito dall'Arabia Saudita ed è stato espulso.
In una partita che non ha vissuto di tensioni particolari ed è filata via serenamente, ecco che questo gesto inequivocabile ha creato un po' di tensione ma è sempre più evidente che chi giocherà contro l'Arabia da qui in poi avrà sempre un comportamento molto particolare in virtù di questo arrembaggio calcistico da parte della federazione saudita, dal punto di vista ma soprattutto monetario.
Un altro episodio particolare è la rimessa laterale di Al Dawsari, che si candida per ‘rimessa in gioco horror dell'anno' visto che la palla non entra mai in campo,.
Si respira un po' di negatività nell'ambiente della selezione di Mancini.
Già dopo il precedente ciclo di amichevoli i giocatori sauditi avevano ricevuto dei messaggi piuttosto critici da parte del Ministro dello Sport per la scarsa immagine offerta al mondo nell'ultimo anno: delle ultime otto partite, l'Arabia ne ha perse sette e pareggiata una. Si tratta di numeri inaccettabili per i vertici dello sport arabo che stanno puntando fortissimo sul calcio come asset principale dei propri investimenti attuali.
Ora c'è anche l'ufficialità della candidatura per i Mondiali del 2034 e l'Indonesia ha già garantito il suo appoggio.
Adesso, però, l'obiettivo dell'Arabia Saudita è quello di vincere la Coppa d'Asia in programma a gennaio e per farlo bisogna migliorare le prestazioni: i Green Falcons se la vedranno nel girone con Thailandia, Kyrgyzstan e Oman ma le cose non stanno andando benissimo e inizia a serpeggiare malumore anche nei vertici della federazione e del Ministero dello Sport.