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Mondiali in Qatar 2022

L’Arabia perde con la Polonia, Renard pensa solo a cercare un giocatore: poi gli entra nell’anima

Un video girato al termine di Polonia-Arabia Saudita, mostra tutta la debordante umanità e il carisma del Ct Hervé Renard: il suo giocatore riprende vita.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'Arabia Saudita non è riuscita a replicare l'exploit del primo match giocato ai Mondiali – quando aveva battuto clamorosamente l'Argentina – uscendo sconfitta sabato dalla Polonia per 2-0, in virtù delle reti di Zielinski e Lewandowski. I sauditi adesso sono a pari punti (3) con l'Albiceleste dietro i polacchi (4) nella classifica del Girone C, e si giocheranno la qualificazione agli ottavi di finale nell'ultima gara del raggruppamento contro il Messico fanalino di coda (1).

Se qualcuno pensa che la favola della nazionale araba sia già finita, si sbaglia di grosso. Non quando in panchina c'è Hervé Renard, il 54enne cittadino del mondo che in carriera è riuscito a vincere la Coppa d'Africa con due Paesi diversi, Zambia nel 2012 e Costa d'Avorio nel 2015. Renard è uno che nella sua vita le ha viste davvero tutte, guidando il Marocco a qualificarsi ad un Mondiale dopo 20 anni nel 2018. Allora le cose andarono male, con due sconfitte e un pareggio nel girone, stavolta potrebbe arrivare un risultato storico qualora l'Arabia superasse la fase a gruppi.

L'uomo di Aix-les-Bains, affascinante figura attentissima al suo look con ciuffo biondo e camicia bianca, è più che un semplice allenatore per i suoi ragazzi: è un leader in tutto e per tutto, trascinante in maniera dura quando serve (il suo discorso nell'intervallo del match con l'Argentina è giù un cult), ma anche un padre che ha a cuore l'anima del suoi giocatori.

E dunque un altro video è diventato virale al termine della partita persa con l'Albiceleste, quando Renard – mentre in campo i giocatori delle due squadre si salutavano – ha avuto un pensiero solo per qualcuno che in quel momento non era sul terreno di gioco, perché lo aveva sostituito all'85': il centrocampista Abdulellah Al-Malki.

Il CT saudita, che a sua volta era entrato in campo dopo il fischio dell'arbitro, ha dunque fatto marcia indietro e si è diretto con passo deciso verso il 28enne giocatore dell'Al-Hilal. A quel punto gli ha indicato con toni fermi ed ampi gesti di entrare anche lui in campo, poi lo ha afferrato direttamente e spinto verso i suoi compagni che stavano andando a ringraziare i propri tifosi sotto la tribuna. Nel mentre, in maniera altrettanto decisa, gli ha spiegato che non doveva restare in disparte come un cane bastonato, che il suo posto era lì, sul terreno di gioco assieme a tutti gli altri, perché aveva dato tutto esattamente come loro. Poi lo ha scortato sotto il settore occupato dai tifosi sauditi, e i due si sono uniti agli altri nel salutarli. È anche così che si costruiscono le vittorie, forgiando i cuori prima ancora che disegnando schemi.

@mostafa.yahya.eldoksh

مدرب المنتخب السعودي يعنف عبدالإله المالكي بعد تسببه في هدف بولندا #boland #soudiarabia #Qatar2022 #FIFAWorldCup #المنتخب_السعودي

♬ الصوت الأصلي – mostafa yahia الدكش

Renard lo sa bene, così come sa che è ancora tutto da giocare per gli ottavi di finale: il destino dell'Arabia Saudita è nelle sue mani. Serviranno cuore e anima, con un Ct così sono ben allenati.

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