L’appello disperato della moglie di Atsu ancora sepolto sotto le macerie: “Il tempo sta per scadere”
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Più passa il tempo e più si affievoliscono le speranze di trovare vivo Christian Atsu, il 31enne calciatore ghanese ex Porto, Chelsea e Newcastle rimasto sepolto sotto le macerie dopo il crollo del palazzo in cui si trovava al momento del violentissimo terremoto che ha devastato Turchia e Siria nella notte tra il 5 e il 6 febbraio. Il centrocampista dell'Hatayspor, inizialmente dato per salvato e poi nuovamente dichiarato disperso, si trova dunque insieme a centinaia di persone ancora sotto le macerie del residence di 12 piani in cui alloggiava ad Antiochia.
Le ricerche con l'ausilio di telecamere termiche e le testimonianze di chi ha sentito voci provenire da quell'immenso cumulo di macerie provano che sotto quella apocalittica mole di detriti vi sono delle persone ancora vive. Ovviamente non è possibile stabilire se anche il calciatore sia tra coloro che sono ancora vivi ma il problema è che le grandi difficoltà nei soccorsi a causa della mancanza di attrezzature adeguate stanno facendo diminuire sensibilmente le possibilità che quelle persone possono essere estratte ancora in vita.
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A confermarlo è anche Claire Rupio, la moglie di Christian Atsu, nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente britannica BBC: "Sanno dov'è l'edificio e stanno facendo del loro meglio per salvare tutti. Sanno che ci sono persone ancora intrappolate sotto le macerie, ma il problema è che non hanno l'attrezzatura necessaria per tirarle fuori. Quindi Christian è ancora disperso e non sappiamo dove sia. Il club stava confermando che era stato trovato ed era vivo e portato in ospedale, e 11 ore dopo i miei figli hanno dovuto sentire dalla radio che ancora non sapevano dove fosse. So che il suo agente è lì e sta facendo del suo meglio per trovarlo. Ovviamente mi porterà le notizie di cui mi posso fidare, se lo vede o gli parla. Tutto è abbastanza confuso" ha infatti rivelato la donna riguardo a qual è lo stato dell'arte delle ricerche che interessano il marito.
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La moglie di Atsu ha poi lanciato un disperato appello affinché qualcuno faccia arrivare ad Antiochia quei mezzi di soccorso necessari per provare a salvare quelle persone ancora vive intrappolate sotto le macerie (e tra le quali si augura ovviamente ci sia anche il marito): "Chiedo al club Hatayspor, alle autorità turche e al governo britannico di inviare attrezzature per estrarre le persone dalle macerie, come il mio partner e padre dei miei figli. Prego ancora e credo che sia vivo. Hanno bisogno dell'attrezzatura per tirarli fuori, non possono andare così in profondità senza l'attrezzatura. E il tempo sta per scadere" è stato difatti il grido d'aiuto lanciato da Claire Rupio conscia del fatto che un ulteriore ritardo nelle operazioni di soccorso azzererebbe di fatto le chance che il calciatore e le altre persone bloccate sotto quel palazzo possano essere estratte vive.