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L’appello di Spalletti: “Se qualcuno conosce questo bambino vorrei parlargli. M’ha stretto il cuore”

Luciano Spalletti chiede una mano per rintracciare un bambino che gli si è attaccato alle gambe piangendo: se qualcuno lo conosce, lo metta in contatto col Ct dell’Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Luciano Spalletti approfitta dell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport non solo per stilare il suo decalogo di valori e comportamenti da seguire, ad uso e consumo dei calciatori che vogliano essere convocati per i prossimi Europei, ma anche per mandare un appello a chiunque conosca un bambino che gli "ha stretto il cuore", in modo da consentire al Ct azzurro di mettersi in contatto con lui.

Quando gli si chiede del suo vecchio, amato Napoli, Spalletti svela quello che gli è capitato a San Siro lo scorso 11 febbraio: "Racconto un episodio che racchiude tutto. Sono andato a vedere Milan-Napoli, ero al bar nella zona Lounge: un bambino tifoso del Napoli a 7-8 metri ha cominciato a fissarmi. Quando il papà gli ha dato il permesso è corso da me e si è attaccato alle gambe: piangeva. L'ho preso in braccio e ancora singhiozzava. Avrei voluto chiedere al papà il numero di telefono. Se sta leggendo o qualcuno lo conosce, vorrei tanto riparlare con quel bambino che mi ha stretto il cuore".

Luciano Spalletti con Aurelio De Laurentiis, un rapporto tormentato
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Il tecnico toscano manda poi una punzecchiatura ad Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli aveva detto che lo avrebbe dovuto trattenere anche contro la sua volontà, insinuando il sospetto che già avesse un accordo con la Federcalcio per approdare sulla panchina della nazionale: "Quale dei De Laurentiis ha parlato? Ce ne sono 4-5 in giro e non mi riferisco ai figli… C'è quello grato, quello malinconico, quello rancoroso, quello retroscenista. Gli auguro di centrare il Mondiale per club che garantisce enormi introiti, nel ranking del Napoli c'è anche la mia mano", rivendica Spalletti.

Parole ben più dolci Il Ct dedica a Daniele De Rossi, che si è dichiarato ‘figlio di Spalletti' dopo essere diventato tecnico della Roma: "È stato molto carino e lo ringrazio. L'impressione che mi trasmette in panchina è che oltre ad essere l'allenatore, ha mantenuto vivo il carisma del capitano che è stato, del leader che si spende per la squadra. Questo i suoi calciatori lo percepiscono e glielo stanno restituendo sul campo. In più ha portato alla Roma un cambio di mentalità e di gioco. Non era facile in così poco tempo".

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