video suggerito
video suggerito

L’appello dell’Aic ai giocatori di Serie A: “Vaccinatevi per tutelare voi e i vostri cari”

L’Associazione Italiana Calciatori ha spedito una lettera a inizio settimana ai propri tesserati chiedendo loro di vaccinarsi: “Per tutelare se stessi, i compagni di squadra e le famiglie”. Un appello che arriva dopo il focolaio scoppiato nello Spezia e la notizia dell’obbligatorietà di vaccino in Premier League per giocatori e staff.
A cura di Alessio Pediglieri
61 CONDIVISIONI
Immagine

Vaccinarsi. L'Assocalciatori ha scritto una lettera aperta a tutti i suoi tesserati perché compiano il passo verso il vaccino e dimostrino con i fatti che il contagio da Covid si combatte soprattutto in questo modo. Per il proprio e l'altrui bene, dice l'Aic anche a fronte del focolaio nato e diffusosi in questi giorni all'interno dello Spezia, con una positività diffusa per la presenza di calciatori no vax. Una dichiarazione di intenti che non arriva a caso in queste ore, dopo che in Inghilterra è arrivata la notizia dell'obbligatorietà del vaccino per tutti i giocatori entro il 1° ottobre.

In Premier League il vaccino sarà obbligatorio, in Serie A ancora no ma l'intento è quello di spingere il movimento calcistico verso il greenpass, ovvero la certificazione di aver ricevuto la vaccinazione anti Covid, in una campagna che in Italia stenta a decollare del tutto a causa delle costanti polemiche sull'efficacia e l'opportunità di farlo. Così, è scesa in campo anche l'Associazione Calciatori che ha esortato tutti a difendere se stessi e i propri cari dal Covid-19.

"Vaccinarsi per tutelare se stessi, i compagni di squadra e le famiglie" è il titolo della lettera che ad inizio settimana l'Aic ha inviato a tutti i tesserati d'Italia. In questi giorni, diversi dirigenti e rappresentanti stanno visitando le varie squadre in ritiro per sensibilizzare ancor più i giocatori su questo tema che potrebbe evitare il ritorno di nuovi casi di positività, obbligo di isolamento e vivere situazioni che nell'ultima stagione hanno condizionato in modo negativo la stagione sportiva.

L'obiettivo è di ribadire l'importanza di difendersi dal Covid sia per ragioni personali sia per questioni professionali. Eventuali nuovi cluster metterebbero ancor più in difficoltà le società che già stanno pagando un prezzo già salatissimo dovendo affrontare spese ulteriori per sanificazione, protocolli e presidi medici costanti. Senza dimenticare i mancati incassi da stadio, senza i tifosi dallo scorso ottobre 2020, quando si predispose la chiusura degli impianti.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views