Laporte spara a zero sul calcio saudita: “Molti calciatori sono scontenti, non si prendono cura di noi”
Aymeric Laporte è uno dei tanti big del calcio mondiale che la scorsa estate ha deciso di trasferirsi in Arabia Saudita. Il suo passaggio all'Al Nassr, la squadra in cui gioca anche o meglio soprattutto CR7, è stato sorprendente. Perché pareva complicato vederlo lontano dal City, che invece dopo aver vinto la Champions ha perso diversi pezzi grossi. Laporte, che di anni ne ha 29 anni, ha firmato un ricchissimo contratto e recentemente ha rilasciato un'intervista ad ‘AS' nella quale ha detto di non trovarsi benissimo in Arabia Saudita e ha criticato anche il suo club.
Jordan Henderson è tornato in Europa. Benzema è in bilico, alla fine dovrebbe rimanere ma le voci sul suo conto si alimentano quasi da sole. Neymar rimarrà, anche se anche il suo destino è parso quasi segnato, prima di una smentita dell'Al Hilal. Insomma, si parla di un certo malcontento di alcuni calciatori di grido, sensazione che ha confermato il franco-spagnolo: "Per tutti noi è stato un grande cambiamento rispetto all'Europa, ma tutto è adattamento nella vita. Non ci hanno reso le cose facile e ci sono molti giocatori insoddisfatti".
Laporte è rimasto sorpreso da diverse situazioni: "Prendono tutto alla leggera. L'ultimatum che puoi dare loro non ha importanza. Negozi qualcosa e poi non lo accettano dopo averlo firmato. Si prendono cura di noi, ma non abbastanza per i miei gusti. In Europa ti pagano un buonissimo stipendio, ma soprattutto ti curano molto di più". Ma nonostante ciò, per ora almeno, il centrale non pensa all'addio all'Al Nassr (forse pure per il triennale da 25 milioni netti).
Laporte non è contento della vita che svolge a Riyad: "A livello di qualità della vita mi aspettavo qualcosa di diverso perché alla fine qui in macchina passi tre ore al giorno. Questa città è uno spreco di traffico, di tempo sprecato in macchina. I centri commerciali sono spettacolari. Si prendono cura dei dettagli, tutto è molto pulito. Ma il traffico è un punto negativo".
E lui, che ha vissuto diverse stagioni con il Manchester City e quindi nel calcio inglese, dove praticamente si gioca sempre pure a Natale e a Capodanno, e con una squadra quasi sempre in fondo in tutte le manifestazioni, si è lamentato delle troppe partite con l'Al Nassr: "Noi giochiamo ogni tre giorni ed è estenuante. Direi che è più faticoso che noioso. Le partite sono tante e molto ravvicinate tra loro, e questo non ti permette di riposarti troppo. Nel frattempo vai in Nazionale e non ti danno ulteriori giorni di riposo, mentalmente e fisicamente è complicato, anche se il ritmo è diverso o un po' più basso. È qualcosa di difficile. Giochiamo la Coppa, la Lega Saudita, la Champions League d'Asia".