“Lukaku a Milano stasera”, l’annuncio che attendevano i tifosi dell’Inter: domani visite e firma
"Penso stasera". Due paroline semplici, semplici. Marotta le usa per annunciare l'arrivo – meglio, il ritorno – ri Romelu Lukaku all'Inter. Un anno dopo aver incassato oltre 110 milioni di euro per la cessione del belga, i nerazzurri riprendono con la formula del prestito l'attaccante che contribuì alla conquista dello scudetto.
La congiunzione astrale era quella giusta: lui non voleva più stare a Londra, per il tecnico Tuchel s'è rivelato come il classico pesce fuor d'acqua, i Blues si sgravano così – sia pure in parte – di un peso a bilancio, Inzaghi può vedere ricostituito quel tandem offensivo che ha fatto le fortune di Conte. L'ex Chelsea accanto a Lautaro Martinez… manca un terzo elemento di Joya ma quella è un'altra storia e perché arrivi a compimento servono che altri pezzi del mosaico s'incastrino (la cessione di Alexis Sanchez, almeno).
La giornata di mercoledì sarà quella cruciale dal punto di vista burocratico per Lukaku. Conosce a memoria l'iter, sa già cosa lo aspetta, non vede l'ora di mettere nero su bianco e riabbracciare quell'ambiente in cui s'è sentito a casa. Mercoledì svolgerà le visite mediche di rito poi formalizzerà l'accordo e avverrà anche l'annuncio ufficiale.
Un'operazione da 20 milioni di euro. Tale è la portata economica dell'investimento fatta per (ri)avere almeno per un anno (con la possibilità che il prestito sia rinnovato anche per la prossima stagione) il bomber che con la maglia dell'Inter ha realizzato 64 reti in 95 presenze. Undici, dodici milioni lordi di ingaggio decurtati grazie al decreto crescita più una decina per attivare il prestito (bonus esclusi).
Non solo Big Rom. Mercoledì sarà anche il turno di Kristjan Asllani, centrocampista prelevato dall'Empoli che nello scacchiere tattico farà da alter ego a Brozovic. E Dybala? Per adesso la situazione resta congelata nell'attesa che l'Inter faccia spazio lì davanti e nei conti. Oltre al cileno, c'è un'altra presenza ingombrante: è quella di Dzeko. Senza riuscire a piazzarli entrambi è azzardato al momento ipotizzare anche l'ingresso dell'argentino per questioni di sostenibilità.
Dove va Skriniar. Il difensore slovacco è la pedina che verrà sacrificata per fare cassa. La posizione del club è molto chiara: no a contropartite tecniche, sì a una somma di 70 milioni. È il messaggio, forte e chiaro, recapitato al Psg (molto interessato) e allo stesso Chelsea. Chi arriverebbe al suo posto? Bremer o Milenkovic i nomi più gettonati.