L’anno d’oro di Bremer in Serie A: può diventare italiano e andare in Nazionale
Miglior difensore della Serie A. Quotazione di mercato che sale e, in caso di cessione, porterebbe un bel po' di soldi nelle tasche del Torino. Gleison Bremer s'è preso la scena in campionato e fa gola a club di A come all'estero. Ha un contratto che lo lega ai granata fino al 2024 e questa estate (o al massimo la prossima) potrebbe essere quella giusta per cedere e fare cassa oppure decidere di fare ancora un altro pezzo di strada assieme. Le vie del mercato sono infinite.
La novità nel futuro del calciatore brasiliano, però, potrebbe essere addirittura un'altra e clamorosa. Non è un'ipotesi così remota immaginare che possa (anche) indossare la maglia della Nazionale italiana. Dopo il fallimento della partecipazione ai Mondiali in Qatar (un colpo durissimo dopo la vittoria degli Europei) il ct, Roberto Mancini, fa un po' di conti e la scrematura del materiale umano che ha disposizione. E basta dare un'occhiata alle sue caratteristiche (quello i dati raccolti dalla Lega Serie A) per capire perché averlo in squadra è una riflessione che stuzzica il ct.
Bremer è stato il difensore che in media ha intercettato il maggior numero di palloni a partita (3.2), vinto più duelli aerei (132), raggiunto un livello di efficienza nel pressing bulgaro (98%) e nelle azioni ad alta accelerazione (94%). Una diga contro la quale sono andati a sbattere Vlahovic e Osimhen, tra i più forti attaccanti del torneo, o lo stesso capocannoniere Immobile.
Quante possibilità ci sono che il sudamericano arrivi Nazionale e, soprattutto, quali sono i requisiti necessari? La questione nasce (come spiegato dalla Gazzetta dello Sport) da un dettaglio tutt'altro che trascurabile: la moglie, Deborah Claudino è di chiara origine italiana e ha avviato l'iter per ottenere il passaporto nazionale. Quando le pratiche della consorte saranno completate lo stesso Bremer potrà fare una richiesta identica.
Portandoci avanti nel tempo, in caso di ottenimento della documentazione necessaria, al giocatore serviranno ancora un paio di requisiti per essere convocato con gli Azzurri: nessuna presenza con la nazionale del suo Paese (Brasile), e finora non è mai stato selezionato con i verde-oro, e vivere da almeno cinque anni in Italia (arrivò nell'estate del 2018). Dal 2023 in poi ogni occasione potrebbe essere quella buona per vederlo in Nazionale, in una formazione alla ricerca di nuove risorse e nuovi equilibri per rialzarsi dalla tremenda scoppola della mancata qualificazione alla Coppa del Mondo.
