Landucci dà voce ai cattivi pensieri di Allegri: “Izzo usa certe tattiche, Di Maria ci è caduto”
Tocca a Landucci metterci la faccia. Allegri è squalificato, ha seguito la partita contro il Monza da un box in tribuna. L'espressione che aveva sul viso raccontava più di tante parole quale emozioni gli abbia suscitato vedere la squadra in difficoltà dinanzi alla pressione di un avversario generoso ma tecnicamente inferiore. In campo la differenza non s'è visto. Oppure sì, ma a detrimento (ancora) dei bianconeri. La sconfitta subita contro la neo-promossa, ultima in classifica, è una mazzata tremenda. La seconda consecutiva, peggiore anche rispetto al ko con il Benfica in Champions League che ha compromesso la qualificazione agli ottavi.
La gomitata a Izzo, quel fallo di reazione tanto impulsivo quanto ingenuo per un calciatore del calibro e dell'esperienza di Angel Di Maria, è la fotografia della Juventus che balla sull'orlo del baratro. L'espulsione lascia scorie e strascichi di nervosismo. Se a ‘tradire' in momenti del genere, quando servirebbe il contributo in particolare di giocatori del suo livello, è anche chi è stato preso proprio perché doveva fare la differenza e garantire il salto di qualità allora tutto diventa difficile e folle.
Il ‘fideo' salterà Juventus-Bologna e Milan-Juventus per il rosso diretto estratto dall'arbitro Maresca e sul quale non ci sono stati dubbi. Il rischio è che la squadra debba fare a meno di lui anche per più a lungo, compreso il derby con il Torino del 15 ottobre se – come sembra – il suo gesto verrà giudicato condotta violenta e non ‘semplicemente' gravemente antisportiva.
"L'espulsione ha condizionato la partita – ha ammesso il vice allenatore nell'intervista a DAZN -. Non ho visto l'azione bene ma mi dicono sia giusta. Angel è stato tartassato però lui c'è caduto… Izzo è un calciatore che usa queste tattiche".
Sui titoli di coda di una domenica bestiale c'è (di nuovo) l'immagine della squadra, raccolta intorno al capitano Bonucci, che va sotto il settore dei suoi tifosi a prendere fischi e insulti. Una scena alla quale il mondo Juve non era affatto abituato e che ora ne caratterizza la caduta libera in campionato quanto in Coppa.
"Era difficile rialzarsi dopo la brutta botta di mercoledì, ma le scuse non servono – ha aggiunto Landucci -. Per venire fuori da questa situazione si può solo lavorare. Fare fatti. Il gruppo è sano, non ci sono problemi con nessuno. È chiaro che si sentono i giocatori importanti quando mancano, ma non è una scusante".