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L’anatema mascherato di Allegri sull’Inter: da quel giorno è crollata in classifica

Da gennaio a oggi il trend dei risultati dell’Inter fotografa flessione e momento di difficoltà. Perfino lo Spezia, che lotta per non retrocedere, ha fatto meglio dei nerazzurri. Eppure Allegri non ha dubbi sulla squadra di Inzaghi ma dietro le sue parole c’è una strategia precisa.
A cura di Maurizio De Santis
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La strategia di Allegri: lascia la pressione addosso agli avversari, in particolare all'Inter che affronterà nel match verità del 3 aprile.
La strategia di Allegri: lascia la pressione addosso agli avversari, in particolare all'Inter che affronterà nel match verità del 3 aprile.

Inter nona in classifica. Proprio così, fuori da tutto anche dall'Europa League e dalla eventuale qualificazione alla Europa Conference League. Non è follia ma la realtà dei numeri che fotografa il momento della squadra di Simone Inzaghi che in 9 giornate, da gennaio a oggi, ha raccolto solo 13 punti (come lo Spezia, appena uno in più rispetto al Cagliari). Meno del Sassuolo (15, che l'ha battuta a San Siro). Meno di Juventus (21, pari per 1-1 con rigore contestato per il contatto Dumfries/Dybala nell'andata), Milan (18, contro il quale ha perso lo scontro diretto nel derby), Napoli (20, +1 in classifica ma col bilancio dei confronti in favore), Roma (16), Verona, Lazio e Fiorentina (14).

Nel novero dei conti manca ancora il recupero della partita col Bologna (sulla cui data non c'è ancora certezza e non potrà avvenire prima del 20 aprile) ma il trend di risultati non è esaltante. "Per vincere il titolo serve di più, un approccio del genere non va bene", lo ha sottolineato anche il tecnico dopo il pareggio col fiatone strappato al Torino (rete di Alexis Sanchez nel recupero) a margine di un incontro caratterizzato dalle polemiche arbitrali per il rigore netto non concesso a Belotti da Guida né segnalato dal Var. E con la Juventus a un passo (-3), che affronterà dopo la Fiorentina e la sosta per la Nazionale (3 aprile), serve anzitutto guardarsi le spalle.

Il trend di risultati dell'Inter da gennaio a oggi, in attesa del recupero della gara col Bologna che non sarà prima della fine di aprile.
Il trend di risultati dell'Inter da gennaio a oggi, in attesa del recupero della gara col Bologna che non sarà prima della fine di aprile.

Sei successi (tra i quali spicca il 3-4 all'Olimpico con la Roma) e 3 pareggi, 21 punti messi in carniere hanno spinto i bianconeri tra le prime quattro, nemmeno tanto distanti dalla posizione di vertice. La Juve può ambire al titolo? A sentire Allegri non è così, sono altri i favoriti. Anzi, una squadra in particolare. "Lo dico da settembre – ha ammesso il 13 febbraio scorso -, il campionato lo vince l'Inter, è la squadra più forte. Non gufo. Ha ragione Spalletti sulla loro forza".

Il tecnico lo ribadì dopo l'1-1 con la ‘dea' arrivato grazie a un guizzo di Danilo al 92° e lo stesso risultato dell'Inter al Maradona contro il Napoli 1-1 (rigore di Insigne, rete di Dzeko). Ma lo aveva affermato con forza già il 5 gennaio scorso quando in conferenza – alla vigilia del confronto con i partenopei – rilanciò: "Per me la favorita è l'Inter e lo scudetto lo possono perdere solo loro".

Quasi un anatema, a giudicare dalla piega che ha preso il campionato dell'Inter. In realtà dietro quelle parole c'è una strategia molto chiara: spegnere i riflettori sulla propria squadra e lasciare che la pressione sia tutta sulle altre concorrenti, anzitutto sull'Inter campione in carica e dotata di un organico tale da essere un passo più in avanti rispetto allo stesso Milan e al Napoli o alla sua Juve. Il 3 aprile, scollinata la pausa, ci sarà il match della verità Juve-Inter che potrà spezzare o rendere più greve l'incantesimo, frenare o rilanciare una delle due: Allegri ci arriverà dopo la Salernitana, Inzaghi dopo la Fiorentina.

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