L’ammissione della Juve in Champions League è un atto puramente formale: l’UEFA non desiste
La Juventus parteciperà alla prossima edizione della Champions League, ma la battaglia con la Uefa non è ancora conclusa. Come rivelato dal quotidiano spagnolo Sport, la comunicazione arrivata alla società bianconera, così come quelle per Barcellona e Real Madrid, non presuppongono l'archiviazione del procedimento disciplinare a loro carico per il mancato abbandono della Superlega, che al momento resta sospeso. Fonti Uefa, infatti, hanno spiegato come si trattasse di un atto dovuto e formale, che informa le tre società di essere state ammesse alla competizione per i meriti sportivi maturati nell'ultima stagione:
Si tratta di un documento amministrativo in risposta alla richiesta di far parte nella competizione; i club si sono qualificati attraverso i risultati maturati nella loro lega nazionale e hanno ottenuto il permesso per giocare nelle nostre competizioni dalla loro federazione.
La guerra tra Andrea Agnelli e l'ex amico Alexander Ceferin, dunque, non può dirsi conclusa. L'ammissione della Juventus alla prossima Champions League era ampiamente pronosticabile, in quanto appariva molto difficile che la Uefa potesse ottenere risultati immediati in seguito al procedimento disciplinare nei confronti sia del club bianconero, che di Real Madrid e Barcellona.
Le tre società, che hanno deciso di continuare a far parte del progetto Superlega nonostante le minacce dell'organismo europeo, non hanno ancora scongiurato la possibilità di subire delle sanzioni dalla stessa Uefa, che ha voluto sottolineare come il procedimento nei loro confronti non fosse assolutamente concluso. Questo era stato sospeso temporaneamente lo scorso 9 giugno, in attesa della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea riguardo la pronuncia pregiudiziale in cui il Tribunale di Madrid aveva indicato come possibile abuso di posizione dominante quello dell'organismo di governo del calcio europeo, a seguito della creazione della Superlega.