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Guerra in Ucraina

L’amicizia tra l’ucraino Malinovskyi e il russo Miranchuk va raccontata: Gasperini si commuove

Gasperini si è soffermato sul momento che Malinovskyi e Miranchuk stanno vivendo e non ha nascosto la commozione.
A cura di Vito Lamorte
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L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e il conflitto che ne è scaturito hanno colpito nel profondo la vita di tutti. Nessuno si aspettava di vivere una situazione simile sul suolo europeo nel 2022 e c'è stata subito una grande reazione e mobilitazione per tentare di aiutare il popolo ucraino in questo momento molto difficile. I primi a mandare messaggi per cercare di smuovere l'opinione pubblica sono stati proprio gli sportivi più conosciuti e anche grazie alle loro parole le federazioni e le organizzazioni hanno deciso di punire in maniera esemplare la Russia e i suoi atleti, che hanno pagato il prezzo per scelte non loro.

Tra loro c'è sicuramente Ruslan Malinovskyi che in questi giorni ha lanciato messaggi sui social e ha fatto partire iniziative per aiutare i suoi familiari e i connazionali che sono ancora in Ucraina: nelle ore successive allo scoppio della guerra il trequartista dell'Atalanta era sceso in campo in Europa League e dopo aver segnato contro l'Olympiakos aveva mostrato la maglia ‘No War in Ukraine'. Nell'Atalanta c'è anche un calciatore russo, Aleksey Miranchuk, e quando non i due si sono incontrati  dopo lo scoppio del conflitto si sono lasciati andare in un lungo abbraccio

A raccontare questo episodio è stato Matteo Pessina con un post su Instagram: "Nel nostro spogliatoio i due popoli coinvolti in guerra hanno i volti di Ruslan e Aleksey. ‘Mali' un ragazzo introverso, disponibile e con un carattere forte. ‘Mira' un ragazzo semplice, forse il più buono che conosca, timido e con passioni molto simili alle mie. L'altro giorno, mentre la follia della guerra metteva contro Russia e Ucraina, loro a Zingonia si sono abbracciati. E noi ci siamo stretti a loro e continueremo a farlo in questo momento difficile come una grande famiglia. Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere. Stop alla guerra in Ucraina!". 

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Del rapporto tra i due ha parlato anche il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, dopo la vittoria in Europa League contro il Bayer Leverkusen partendo dalla prestazione superba di Malinovskyi: "Commovente quello che fa, quello che vive, quello che sta facendo con sua moglie e tutta quanta la squadra. Noi passiamo molto tempo a guardare quello che succede, a me personalmente questa cosa mi ha scosso più del Covid. Ha dei parenti, ha degli amici ma noi siamo anche tanto vicini a Miranchuk. È straordinaria questa amicizia che hanno, è quasi imbarazzato per questa situazione e merita altrettanto rispetto perché contano le persone rispetto alla bandiere che rappresentano". L'allenatore dei bergamaschi si è soffermato sulle vicende personali che i due giocatori stanno vivendo e non è riuscito a trattenere la commozione in un momento molto particolare come quello attuale.

Quando Miranchuk si è trasferito in Italia è stato proprio Malinovskyi a dargli una mano ad inserirsi in un paese molto diverso da suo e nello spogliatoio, visto che il calciatore ucraino parla e capisce molto bene il cirillico. Il loro rapporto è sempre stato molto saldo e, secondo i ben informati, non sarà questa guerra a cambiarlo.

A Zingonia due giorni fa i tifosi dell'Atalanta hanno appeso una bandiera con i due giocatori che si stringono la mano vicino a una bandiera della pace e lo stesso striscione è comparso ieri sera al Gewiss Stadium. Un bel gesto di vicinanza da parte dei supporter nerazzurri verso i due calciatori in questa situazione delicata.

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