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Lame nei paletti portabandiera, la scoperta prima di Padova-Mantova: “Potevano uccidere qualcuno”

Il ritrovamento è avvenuto prima della partita del campionato di Serie C. I pugnali erano celati all’interno del cilindretto e avvitati con un pomello. “In caso di incidenti potevano essere usate per scannare qualcuno”
A cura di Maurizio De Santis
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In gergo vengono chiamate ‘lame' ma quelle che la polizia ha ritrovato prima della partita Padova-Mantova, celati all'interno dei pali portabandiera, sono pugnali. Armi da taglio pericolose, letali abbastanza da "scannare qualcuno", è la definizione data dalle forze dell'ordine. Gli agenti hanno scoperto quel nascondiglio durante i controlli effettuati prima della partita del campionato di Serie C che sarebbe stata giocata allo stadio Euganeo e sono rimasti scioccati.

Le parole di Maurizio Ferrara (sindacato di polizia Fsp Veneto) danno l'esatta dimensione dello sgomento. Parla di "insidia e micidialità" che solo il sequestro provvidenziale effettuato dagli uomini del Secono reparto Mobile ha disinnescato in occasione della sfida che era in calendario per l'8 gennaio scorso.

"Questo la dice lunga in merito a quali fossero quel giorno le reali intenzioni di alcuni di essi – ha ammesso Ferrara -. Non vi è infatti alcuna valida ragione nel tentare di introdurre all’interno di uno stadio armi tanto letali quanto insidiose". O meglio una c'è ed è terribile, arriva a corredo di un piano folle ordito da qualche pseudo-tifoso. La situazione era stata studiata nei minimi dettagli: "Gli autori di tale grave gesto avevano ricavato degli spazi all’interno delle aste porta bandiera ove erano state occultate lame immanicate che se usate nel corso di possibili scontri avrebbero potuto far davvero male se non scannare qualcuno".

Punta affilata. Manico rosso che si avvita alla base. Circonferenza che si adatta benissimo a quella del cilindretto portabandiera. Il video condiviso sui social da Il Mattino di Padova fornisce la prova tangibile di quanto avvenuto. Basta un gesto semplice, come togliere il tappo a una bottiglia, per avere tra le mani il pugnale che scivola dall'intercapedine. Quasi impossibile riconoscerlo oppure immaginare che all'interno di quell'attrezzo tecnico vi possa essere un'arma da taglio. Avevano occultato quelle armi in maniera ingegnosa, per la polizia potevano essere usate (anche) per uccidere.

Il ritrovamento dei pugnali ha acceso ancora una volta i riflettori sulla questione della sicurezza all'interno degli stadi e, nel caso specifico, dei rischi che corrono le stesse forze dell'ordine per garantire la giusta protezione agli spettatori, dentro e fuori dagli impianti. "In qualità di sindacato di polizia – ha aggiunto Ferrara – siamo stufi di mettere nel bilancio di ogni fine settimana i ferimenti dei nostri colleghi quando non ci scappa il morto. E siamo stanchi di dover scontare un prezzo che nessun altro lavoro ri impone".

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