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L’allenamento rivoluzionario dei portieri del Liverpool: in campo con gli occhiali ‘ciechi’

Occhiali speciali che limitano al massimo il campo visivo e cuffie anti-rumore fanno parte dell’insolita attrezzatura tecnica in dotazione ai portieri. Il neo tecnico del Reds li ha voluti per un motivo specifico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il preparatore dei portieri del Liverpool, Otte, passa a uno dei portieri gli occhia speciali per l'allenamento.
Il preparatore dei portieri del Liverpool, Otte, passa a uno dei portieri gli occhia speciali per l'allenamento.

Cuffie anti-rumore. Occhiali scuri per limitare il campo visivo. E sagome di gomma piazzate a mo' di ostacoli. È così che il Liverpool ha iniziato la preparazione dei portieri, fornendo loro un equipaggiamento tecnico insolito. Se montatura e lenti dello svizzero Sommer destarono curiosità e rappresentarono una novità nell'allenamento di un estremo difensore, quanto voluto dal neo tecnico, Arne Slot, e dal suo staff è qualcosa di decisamente oltre.

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La domanda che sorge spontanea è: perché ricorrere a espedienti del genere? Aumentare l'abilità nei passaggi, la capacità di usare anche i piedi nelle differenti situazioni di gioco in cui viene a trovarsi non solo il numero uno ma tutta la squadra. In buona sostanza quegli aggeggi e la decisione che la seduta tattica si svolga in pochi metri sono pensati affinché il portiere sappia esattamente cosa fare e nel migliore dei modi con un tempo di reazione più breve nell'individuazione della linea di passaggio più opportuna e la possibilità di essere utile, fornire una valida alternativa di gioco ai compagni di squadra.

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I Reds non sono ancora al completo ma la strada del nuovo corso è tracciata, Slot ha accanto a sé 4 collaboratori: Aaron Briggs, Sipke Hulshoff e il preparatore atletico Ruben Peeters. Il quarto, Fabian Otte (33 anni), è il responsabile della preparazione dei portieri ed è a lui che si deve l'introduzione di questo metodo rivoluzionario che ha come obiettivo far sì che i portieri gestiscano la palla con maggiore sicurezza, un fattore importante dello stile di gioco prediletto dal neo allenatore. Il suo ‘trattamento specifico' non è una novità: è escamotage che ha avuto modo di elaborare nel tempo nelle esperienze con Borussia Monchengladbach, Hoffenheim e la nazionale femminile neozelandese.

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In un video condiviso sui social si nota come l'estremo difensore del settore giovanile, Fabian Mrozek, faccia da ‘cavia': Otte gli passa occhiali e cuffie prima che inizi la sessione. Spiega a cosa servono poi dà il via all'allenamento tra manichini gonfiabili (che rappresentano gli avversari) e con il pressing attuato dai membri dello staff tecnico per simulare eventuali momenti di un match. Slot è stato felicissimo di accogliere il neo collaboratore che era di stanza con gli Usa in occasione della Copa America: l'eliminazione degli States e la voglia di Otte di mettersi subito all'opera hanno fatto il resto. "È già qui dopo nemmeno una settimana di vacanza – ha aggiunto il nuovo tecnico -. Ha voluto iniziare subito e questo è un segnale importante".

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