L’Al-Hilal nella bufera per il post sull’infortunio di Neymar: la foto scelta è agghiacciante
La stagione di Neymar ha preso una piega terribile: durante una partita del Brasile il giocatore ha subito una lesione del legamento crociato anteriore e dello strappo del menisco del ginocchio, un infortunio bruttissimo che potrebbe tenerlo fuori dal campo fino alla fine del campionato. L'ennesima batosta per il campione ma anche per l'Al-Hilal, il club che in estate ha speso fior di milioni per portarlo in Arabia Saudita.
Neymar è l'ennesima stella di quel campionato, ma con l sua nuova squadra è riuscito a disputare appena cinque partite in tutte le competizioni. Adesso attraverserà mesi dolorosi tra recupero e riabilitazione dall'ennesimo infortunio che gli segnerà la carriera. Nel frattempo i sauditi hanno sollevato un polverone di polemiche con il messaggio di pronta guarigione dedicato al brasiliano e affidato ai social.
Subito dopo l'infortunio l'Al-Hilal ha pubblicato il referto medico che conferma la lesione del crociato e lo strappo dal menisco, accompagnato però da una grafica che ha fatto molto discutere. Appena al di sotto del canonico "Torna più forte di prima" è comparsa un'immagine controversa: nella foto si vede Neymar steso per terra con una smorfia di dolore per aver subito il gravissimo problema fisico e alle sue spalle c'è un primo piano di lui steso sulla barella con le mani a coprirsi il viso dalla disperazione.
Sono le immagini riprese dalle telecamere al momento dell'infortunio, scene terribili che poco si addicono a un messaggio di pronta guarigione. Anche i tifosi del brasiliano la pensano così: il post della società su X è stato riempito di critiche da parte dei sostenitori di Neymar, sconvolti dalla scelta della grafica per un momento così delicato.
"Questa scelta di immagini è brutale" e "Perché usano queste foto?" è il tenore dei commenti degli utenti disgustati dalla scelta delle immagini da parte del club che in ogni caso non ha cancellato il post incriminato nonostante le grandi polemiche.