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L’Ajax risarcisce Nouri a suon di milioni: “Responsabilità delle conseguenze per cure non adeguate”

Si è chiuso con un accordo il procedimento avviato dopo il malore di Nouri che ha riportato gravi e permanenti danni cerebrali. Maglia numero 34 ritirata.
A cura di Marco Beltrami
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L'8 luglio 2017 le vite di Abdelhak Nouri e dei suoi cari sono cambiate per sempre. La stellina olandese di origini marocchine dell'Ajax, pronto per il grande salto di qualità si accasciò in campo durante un'amichevole in Austria contro il Werder Brema. Un malore improvviso, un’aritmia, che ha poi comportato danni gravi e permanenti a livello cerebrale. Per questo, dopo il risveglio dal coma nel 2020 e il ritorno a casa, Nouri è costretto a stare a letto, circondato costantemente dai suoi cari e assistito, comunicando attraverso i movimenti delle sopracciglia e i sorrisi. Nel frattempo anche l'Ajax ha cercato sempre di stargli vicino, in attesa degli sviluppi sul procedimento avviato dalla famiglia Nouri davanti al Collegio Arbitrale della KNVB, in merito a quanto accaduto.

Quali sono state le responsabilità del club? Le cose potevano andare diversamente in quel maledetto giorno di luglio? A fare chiarezza è arrivato nelle ultime ore un comunicato dell'Ajax, in cui la società ha confermato ulteriormente che le cure mediche a cui è stato sottoposto il suo tesserato in campo dopo l'aritmia, non sono state adeguate. Per questo "come datore di lavoro", i lancieri hanno riconosciuto la responsabilità delle conseguenze, raggiungendo poi un accordo amichevole con la famiglia Nouri che ha portato alla chiusura del procedimento.

Nella nota si legge che: "Nel procedimento arbitrale è stato oggetto di discussione l'entità del danno, dovuto, tra l'altro, alla perdita di capacità lavorativa e al risarcimento del danno. L'accordo raggiunto su tali poste di perdita riguarda un indennizzo netto di € 7.850.000". Questo significa che l'Ajax che dal 2017 rimborsa tutti i costi relativi alle cure di Nouri, dovrà continuare a farlo. Il direttore generale del club, Edwin van der Sar, ha dichiarato: "È positivo che sia stato raggiunto un accordo. Ci rendiamo tutti conto che la sofferenza per Abdelhak e i suoi cari non è finita. Rimane una situazione molto triste, è così che ci sentiamo anche qui all'Ajax. Apprezziamo molto il modo in cui la famiglia si prende cura di Abdelhak giorno e notte con molto amore e attenzione. Quando lo visito, vengo sempre accolto a braccia aperte dalla famiglia. Questo vale anche per altri colleghi dell'Ajax e lo apprezziamo enormemente".

Dunque il legame tra l'Ajax e Nouri rimarrà solido per sempre. A certificarlo anche un'altra decisione dal parte della società, che ha scelto di non assegnare più a nessuno il numero 34, quello appunto indossato durante la sua giovane carriera del ragazzo, a meno che non sia la stessa famiglia a rinunciarvi. Oltre a questo anche tutto quello che riguardava l'ex giocatore nello spogliatoio sarà spostato nell'Ajax Fanshop, accanto all'ingresso principale dell'ArenA. Ci saranno anche altre iniziative e progetti che vedranno a braccetto il club e la Fondazione Abdelhak Nouri. A tal proposito il padre dello sfortunato 24enne ha dichiarato: "Quest'estate saranno cinque anni fa che Abdelhak è stato colpito dal destino. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalle sue cure. Oltre a tutti i momenti difficili, questo ci ha permesso di capire come Abdelhak personifica l'unione e la fraternizzazione, che è un pensiero molto confortante".

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