L’affare più assurdo svelato dall’ex capo scouting della Juve: “Costretto a barricarmi in hotel”
Matteo Tognozzi alla Juventus è sempre stato considerato come un autentico punto di riferimento per il mercato bianconero. Oggi è ex capo scouting della Vecchia Signora per accettare un ruolo da ds del Granada. Nella giornata di oggi ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport in cui ha rivelato diversi particolari retroscena. Dall'affare Haaland passando per quello di Bellingham ai vari colpi giovani rappresentati da Yildiz, Iling-Junior, Huijsen. Soulé e anche Kaio Korge.
Giocatori oggi fondamentali per la crescita della Juventus dal punto di vista dell'organico supportato anche dall'ottimo lavoro in Next Gen. Proprio l'acquisto di uno di questi giovani è stato tra i racconti più curiosi della sua avventura in bianconero. Esattamente Kaio Jorge, oggi al Frosinone e non ancora esploso in prestito al club laziali come Soulé e Barrenechea."Per strapparlo al Santos, nell’estate del 2021, mi era anche andata peggio…".
Tognozzi racconta cosa sia accaduto di particolare in quella trattativa: "C’erano ancora numerose restrizioni per il Covid e potevo soggiornare in Brasile per un massimo di cinque giorni se volevo evitare la quarantena – ha spiegato nel corso dell'intervista – Ma la trattativa è andata per le lunghe, sono rimasto chiuso in albergo con i suoi agenti per una settimana e al rientro mi hanno imposto l’isolamento: avevo trascorso il Ferragosto da solo quell’anno, barricato in una camera del J Hotel…".
Nonostante il rendimento non proprio esaltante del giovane brasiliano in bianconero, anche frenato da gravi infortuni, Tognozzi resta della sua convinzione: "Kaio è stato sfortunato, perché è incorso in un grave infortunio proprio mentre stava ultimando il periodo di ambientamento in Italia, ma ha doti fuori dal comune – ha rivelato – E già nei prossimi sei mesi, a Frosinone, farà vedere quanto vale". Da Soulé visto a 11 anni a Huijsen scoperto durante una bufera di neve, l'ultimo grande affare è stato Yldiz.
"Kenan l’abbiamo strappato a zero al Bayern Monaco nei giorni in cui il loro ds Salihamidzic era a Torino per chiudere De Ligt – ha rivelato – In giro si diceva che il giovane turco stesso per firmare per il Barcellona e noi l’abbiamo lasciato credere a tutti per un po’… temevamo che l’operazione potesse avere ripercussioni sulla cessione per oltre 80 milioni del difensore!". Soddisfazione per l'acquisto di Vlahovic ("Quanti viaggi per entrare in confidenza con persone che mai avevano interagito con il club prima di quel momento") meno per Haaland e Bellingham.
"Per il primo siamo stati davvero a un passo – racconta – Ce l’avevamo in mano, ma ai tempi sarebbe stato un innesto per la Primavera e l’operazione venne giudicata troppo onerosa per rinforzare il vivaio. Faceva ancora panchina al Molde, ma nel giro di poche settimane iniziò a giocare e a segnare e un club come il Salisburgo potè prospettargli un rapido inserimento in prima squadra". Diversa la situazione per il gioiello del Real: "Aveva semplicemente deciso di proseguire il percorso di crescita nel suo club di sempre, ovvero il Birmingham".