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L’accusa Mourinho agli arbitri: “Per il numero di cartellini sembriamo una squadra di assassini”

José Mourinho dopo la vittoria contro lo Spezia ha voluto analizzare l’alto numero di cartellini gialli e rossi alla Roma in questa stagione.
A cura di Vito Lamorte
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José Mourinho è contento per la vittoria contro lo Spezia ma non per la prestazione. La Roma ha vinto per 2-0 il Monday Night del 17° turno ma i giallorossi hanno avuto le solite difficoltà a fare gol e questa sera ci hanno pensato due difensori come Smalling e Ibanez. Il tecnico portoghese ai microfoni di Sky ha parlato al fischio finale dello stadio Olimpico contro i liguri: "Mi sono piaciuti i due gol da corner perché ieri li abbiamo allenati 25′. Mi piace il risultato, ma non la partita. Non era un match difficile da chiudere e a metà del primo tempo abbiamo perso tante palli facili e abbiamo creato poco. Non era difficile giocare con l'1-0 perché spingevano e lasciavano spazi. Mi è piaciuto lo sforzo di qualcuno che è rimasto in campo nonostante i problemi come Ibanez".

Sull'andamento della sfida Mou è chiaro: "Non sono contento perché non abbiamo dominato e la partita non era chiusa. Con l'uscita di Smalling è cambiato tutto perché Cristante si è spostato in difesa e non gli piace. La squadra era stanca e li abbiamo fatti entrare in partita. Sentivo che se avessero fatto un gol l'avrebbero riaperta". 

In merito all’alto numero di cartellini gialli e rossi per la sua squadra e le difficoltà per gli infortuni lo Special One ha affermato: "In una stagione senza infortuni, cartellini e accumulo di stanchezza direi che abbiamo il potenziale per avere una bella squadra. Però purtroppo è una stagione che ha infortuni, cartellini, sembriamo una squadra di assassini. Abbiamo bisogno di tempo, a gennaio faremo piccole cose di mercato, abbiamo bisogno di rinforzi e ci penseremo in estate”.

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Infine un pensiero ai suoi ex giocatori che ora sono diventati allenatori come Thiago Motta, attuale tecnico dello Spezia: "Non mi sento maestro di nessuno, neanche dei ragazzi. Sono solo un uomo con più esperienza di panchina. Con gente tipo Thiago, Sheva, Stankovic, io dico sempre che sarà difficile fare l'allenatore e non devono paragonarsi alle proprie carriere. Però sarà un'esperienza bellissima. Gli ho chiesto a Thiago se gli piace, mi ha risposto di sì, gli ho detto di non mollare".

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