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L’accusa di Piqué, Italia avvantaggiata ai rigori sulla Spagna: “Non mi sembra giusto”

Gerard Piqué la prende male. La Spagna è stata battuta 5-3 ed eliminata ai calci di rigore dall’Italia. Il difensore catalano punta l’indice contro un aspetto in particolare: la squadra che tira per prima dal dischetto ha sicuramente un vantaggio rispetto alla seconda. “Lo dicono le statistiche ed è ingiusto”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Spagna è stata battuta 5-3 ed eliminata ai calci di rigore dall'Italia. Azzurri in finale degli Europei, Furie Rosse a casa dopo aver giocato un'ottima partita, che prima hanno rischiato di perdere e poi hanno rimontato con una rete di Morata. Fatale alla selezione iberica è stata la lotteria dei tiri dal dischetto che l'aveva premiata negli ottavi e nei quarti. Questa volta è andata male. E la delusione è ancora più grande perché, ironia della sorte, a sbagliare dagli undici metri sono stati due dei protagonisti del match: Dani Olmo, che ha fatto ammattire Chiellini e Bonucci con la sua posizione da falso nove e le sue giocate; lo juventino Alvaro che era stato l'autore del momentaneo 1-1 siglato dopo il vantaggio di Chiesa.

L'accusa del difensore catalano sui calci di rigore

Gerard Piqué la prende male. Tornare a casa così fa ancora più male. Lascia in bocca il sapore amarissimo della sconfitta beffarda. Lascia quel retrogusto di ingiustizia dei numeri perché sul campo, ai punti, avrebbe meritato la formazione spagnola. Il difensore catalano punta l'indice contro un aspetto in particolare: la squadra che tira per prima dal dischetto ha sicuramente un vantaggio rispetto alla seconda.

Non è un caso che nelle quattro sfide che si è andati ai rigori tra Euro 2020 e Copa America abbia vinto la squadra che ha tirato per prima. Le statistiche dicono che il primo ha più opzioni e non trovo giusto che in una competizione del genere un sorteggio ti faccia partire svantaggiato.

Lo studio che ‘conferma' le parole di Piqué

Piqué dice una bugia? Parla solo perché non digerisce la sconfitta? Non esattamente. Un fondo di verità c'è. Uno studio pubblicato dall'American Economic Association ha preso in esame le più importanti partite a livello nazionale e internazionale giocate tra il 1970 e il 2000 che si sono risolti dal dischetto. Dallo studio è emerso che nel 60% dei casi, chi calcia il primo rigore, poi vince. Ecco perché il difensore catalano parla di "ingiustizia" che gli stessi autori della ricerca credono si possa evitare in un modo molto semplice… fare come il tie-break nel tennis: dopo il primo calcio di rigore, l'altra squadra potrà poi batter per prima due volte nella sequenza.

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