La vittoria dell’Europa League è un riscatto per l’Atalanta: “Abbiamo sofferto, si chiude un cerchio”
È stata la notte più bella di sempre per l'Atalanta e i suoi tifosi. Le prime luci del mattino non hanno portato via da Bergamo l'euforia per la vittoria dell'Europa League contro il Bayer Leverkusen, culmine di un incredibile viaggio cominciato molto tempo fa: Gian Piero Gasperini ha regalato un sogno a una città intera che ha potuto scrivere il suo nome nella grande mappa del calcio europeo. Per le strade la festa nerazzurra è andata avanti per ore e nessuno, neanche i più giovani, ha dimenticato il punto di partenza di questo progetto.
Negli ultimi vent'anni la Dea ha visto per due volte la Serie B e per più di qualche stagione ha faticato per ottenere la permanenza in Serie A. La svolta decisiva è arrivata con l'arrivo in panchina di Gasperini nel 2016 che ha gettato le fondamenta per la squadra che adesso in Europa guarda tutti dall'alto, perfino gli Invincibili di Xabi Alonso. È una soddisfazione troppo grande per essere espressa a parole e per questo a parlare sono le immagini della grande festa atalantina, con i tifosi che non contengono l'euforia della vittoria.
Un riscatto dopo la sofferenza di Bergamo
Nelle loro parole c'è un filo comune che disegna i contorni della parola "riscatto". È la più usata dal popolo in festa di Bergamo che rialza la testa dopo tanti momenti difficili, mettendo finalmente in bacheca un trofeo prestigioso che certifica l'immenso lavoro portato avanti da oltre otto anni.
"Questa città è una città che fa gruppo, fa famiglia, è una città che ha sofferto tanto per il Covid e questo è il riscatto che chiude un cerchio di tutto quello che abbiamo passato nei momenti di difficoltà. È un regalo che Gasperini e l'Atalanta hanno fatto a tutti i tifosi", spiega un tifoso ai nostri microfoni, ricordando i terribili momenti della pandemia che hanno messo in ginocchio la città di Bergamo. I festeggiamenti per l'Europa League lavano via la sofferenza e regalano una notte magica a tutti, a chi c'era nei momenti più bassi e a chi invece è arrivato da poco.
C'è anche chi ricorda i drammi sportivi che l'Atalanta ha dovuto attraversare prima di arrivare a questo momento di estasi, gli anni della gavetta e del duro lavoro prima dell'avvento di Gasperini: "Abbiamo vissuto la Serie C, la Serie B, arrivare a questi livelli è qualcosa di indescrivibile".
L'appello a Gasperini:"Non andartene"
E ovviamente tanti pensieri sono rivolti all'allenatore che dopo aver conquistato l'Europa League ha fatto spaventare un po' tutti con le sue dichiarazioni: "Se dovessi scegliere il momento di uscire è questo, no?". Una frase che per qualcuno ha anticipato l'addio, approfittando del momento perfetto per chiudere un cerchio e lasciare la Dea da eroe, con gli onori che merita per aver centrato un'impresa storica.
Ma i tifosi non vogliono smettere di sognare e soprattutto non vogliono lasciare andar via il loro allenatore. Ecco perché la festa di Bergamo è diventata l'occasione perfetta per lanciargli un appello accorato e dimostrargli quanto tutta la piazza sia fortemente attaccata a lui: "Io spero che non se ne vada. Gasperini non andartene perché con te facciamo faville!"