La vita di Atsu spazzata via dal gol: “Tre ore prima del sisma ha cancellato il volo per festeggiare”
Continuano le disperate ricerche sui migliaia di dispersi che ancora mancano all'appello dopo il tremendo terremoto che ha devastato la Turchia. Tra i tanti che sono rimasti sotto le macerie di interi palazzi sbriciolatisi in pochi istanti c'è anche Christian Atsu, il giocatore ghanese, attaccante dell'Hatayspor il cui corpo è stato purtroppo ritrovato senza vita. Nelle ultime ore i soccorritori avevano provato anche la carta della disperazione: distribuire la fotografia del calciatore nei centri di soccorso, tra la popolazione e negli ospedali. Emerge un'incredibile coincidenza che ha segnato le ultime ore del giocatore.
Nelle ultime settimane la storia di Atsu ha fatto il giro del mondo ed è diventata il simbolo della tragedia turca: un sisma da proporzioni mai viste che ha causato oltre 35 mila vittime e che annovera ancora migliaia di dispersi. La difficoltà nell'effettuare le manovre di soccorso, la mancanza di attrezzature e uomini, lo stato di devastazione in cui ogni giorno si devono cercare eventuali sopravvissuti, verificare le morti e curare i vivi. Uno scenario post apocalittico in cui si erano anche rincorse le voci sulle sorti di Atsu, prima disperso, poi dato per ritrovato, quindi la conferma che fosse ancora sotto le macerie, prima di quella del decesso.
Nelle ultime ore, mentre si affievoliscono sempre più le speranze concrete di recuperare chi è rimasto incastrato dai crolli, il manager di Christian Atsu, Nana Sechere aveva deciso di distribuire fotografie del giocatore perché sperava ancora in un colpo di scena:Vogliamo che la foto di Atsu venga inviata a tutti gli ospedali e ai centri di soccorso. Forse è uscito dalle macerie dopo il terremoto, forse adesso è in coma, incosciente. Potrebbero non averlo riconosciuto, quindi se qualcuno lo vede, ci contatti, vogliamo solo trovarlo".
Un appello disperato e che purtroppo si è scontrato contro la triste realtà dei fatti per quella che è stata una vicenda legata sempre più a doppio filo con la fatalità: se Atsu non avesse segnato al Kasimpasa il gol che ha permesso alla sua squadra, l'Hatayspor, si sarebbe salvato dal sisma. A rivelarlo è stato il presidente del club, Fatih Ilek che ha spiegato come l'ex Chelsea e Porto si sentisse oramai a disagio e ai margini del progetto tecnico.
"Dopo la partita di Kasımpaşa, stava per andare all'estero per raggiungere la sua famiglia. Nella partita di Kasımpaşa, Atsu è stato assoluto protagonista segnando all'ultimo istante ed è stato festeggiato in campo e nello spogliatoio. In preda all'entusiasmo collettivo" continua Fatih Ilek "mi ha detto: "Non parto adesso, resto ancora un po' qui".
"Mi aveva chiesto di potersene andare" confessa il numero uno dell'Hatayspor, "aveva alcune offerte e l'allenatore gli aveva dato via libera". Poi il gol che ha cambiato tutto: "Dopo aver segnato la rete della vittoria, ha voluto festeggiare. Aveva un volo prenotato per le 23, il biglietto già in mano per tornare in Francia dalla sua famiglia ma lo ha annullato decidendo di partire il giorno dopo. Poi, alle 4 c'è stato il terremoto che lo ha colpito nel suo giorno più felice". Una storia assurda che ha trasformato un momento di gioia in una autentica tragedia, perché Atsu aveva deciso di stare insieme ai suoi compagni, ospite di Sam Adekugbe, l'ultimo a vedere vivo il ghanese e che ha confermato che era con lui quella sera, per poi tornare a casa poche ore prima del sisma. Da lì in poi, il silenzio.