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La vignetta negazionista di Mancini, De Rossi: “È scivolato su una buccia di banana”

Daniele De Rossi ha commentato alcuni episodi che hanno scandito le cronache sportive di queste settimane, a cominciare dalla battuta infelice e fuori luogo del ct della Nazionale, Roberto Mancini, sul Covid. L’ex romanista ne ha anche per la Juve, ligia alle regole del protocollo: “Come ha detto il presidente Agnelli, visto che segue le regole… Ha 2 scudetti in meno”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Juventus e il numero degli scudetti che conta alla sua maniera. La gaffe ‘negazionista' di Roberto Mancini. Il Covid e i campionati che rischiano di essere falsati. Sono tre concetti essenziali che Daniele De Rossi ha espresso nell'intervista durante il programma Propaganda Live in onda su La7. Tre temi caldi che si aggiungono al caos e al timore generato dall'ondata di contagi da Covid-19 che non ha risparmiato nemmeno il mondo del calcio, super controllato e super protetto almeno fino a prima dell'estate… poi la bolla s'è rotta e il virus s'è insinuato anche tra i giocatori.

Juventus-Napoli tiene ancora banco. Quando gli azzurri non si presentarono a Torino per una direttiva dell'Asl il presidente dei bianconeri, Andrea Agnelli, citò il protocollo, disse che andava rispettato e spiegò che la sua squadra era andato regolarmente in campo perché ligia alla regole. I partenopei sono stati puniti dal Giudice Sportivo con la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione. Come andrà il ricorso presentato lo si saprà nelle prossime settimane, De Rossi fa una battitua al riguardo.

Quanti scudetti ha la Juventus? Non me lo ricordo per davvero! Come ha detto il presidente Agnelli, visto che segue le regole… Ne ha due di meno.

La vignetta di Mancini ha fatto discutere. Il commissario tecnico ha condiviso sui social network – poi s'è scusato per il suo gesto – una battuta tanto infelice quanto fuori luogo sulla pandemia. "Dove hai preso il virus? Al telegiornale", si legge nella striscia pubblicata, dove un ammalato che ha contratto il Covid dà in buona sostanza la colpa all'informazione per il suo malessere.

Conosco Roberto, è una persona da seguire per i suoi concetti, la sua eleganza e il suo stile – ha aggiunto De Rossi -. Questa volta è scivolato su una buccia di banana ma ha chiesto scusa immediatamente. Ho sentito parlare di dimissioni, ma è eccessivo. Il negazionismo spinge parecchio io tendo a fidarmi di chi ha studiato e di chi ha a cuore la nostra salute, i virologi però dicono tante cose e si crea un clima di incertezza che ci scombussola.

Il calcio pensi a un ‘piano b' per chiudere i campionati. Le parole del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, suonano come un campanello d'allarme per la Serie A che rischia – come accaduto l'anno scorso di trovarsi dinanzi a una situazione di estrema incertezza. Troppe le incognite che gravano sul campionato e l'impressione è che non basti più il protocollo attuale per andare avanti

Forse il campionato dell’anno scorso è stato un po’ falsato, vedi i percorsi di Lazio e Milan – ha concluso De Rossi -. Cambia giocare una partita a marzo o ad agosto. Il torneo di quest’anno è diverso da solito, ma si parte tutti insieme.

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