La vigilia tormentata della Nazionale, prima di Italia-Malta lascia il ritiro anche Zaccagni
Movimentata è a dir poco. La vigilia della gara di qualificazione a Euro 2024, Italia-Malta, è scandita più dalle notizie extra-calcistiche che da questioni sportive. Ce n'è abbastanza per spiegare quale possa essere l'atmosfera inverosimile che aleggia sulla Nazionale.
Il caso scommesse illecite, che s'è abbattuto come un ciclone per le rivelazioni fatte (e quelle che ancora farà) da Corona, che ha raccontato anche chi è la gola profonda, la fonte che gli dà le dritte giuste. È iniziato tutto con Nicolò Fagioli (avviato verso il patteggiamento) ma, a giudicare dalle anticipazione dell'ex re dei paparazzi, presto il paniere di giocatori si riempirà di un numero maggiore di protagonisti. Le forze dell'ordine che bussano alle porte di Coverciano. Due calciatori, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, che prima sono interrogati dagli inquirenti poi lasciano il ritiro e si preparano ad affrontare la vicenda legale nella quale risultano coinvolti. L'amarezza di Luciano Spalletti che fa il paio con la frecciata rivolta a chi, come uno sciacallo, approfitta della situazione per tornaconto personale. E gli infortuni, che non mancano mani: dopo Federico Chiesa, torna a casa per problemi fisici anche Mattia Zaccagni.
L'esterno d'attacco della Lazio mette il proprio nome in calce alla lista degli indisponibili ma questa volta per ragioni di campo: la distorsione alla caviglia rimediata nell'ultima sfida di campionato contro l'Atalanta non gli ha dato tregua, null'altro ha potuto fare che arrendersi all'evidenza. Il ct non potrà contare nemmeno su di lui per il prossimo match molto delicato contro l'Inghilterra, con gli Azzurri che martedì (in caso di vittoria con almeno 2 gol di scarto) potrebbero addirittura ritrovarsi in testa al Gruppo C.
"A seguito dei test fisici effettuati sia venerdì che sabato a Coverciano – si legge nella nota -, non può essere a disposizione per la gara di martedì a Londra con l’Inghilterra e sta facendo quindi rientro al proprio club di appartenenza".
Nel giro di 24 ore, oltre alle defezioni per l'inchiesta partita dalla procura di Torino, Spalletti perde due delle pedine più importanti da schierare in un tridente d'attacco. "Sentiva dolore – le parole del commissario tecnico relative allo juventino – ed era inutile restasse con noi. Chiesa era molto dispiaciuto perché è la seconda volta consecutiva che non gli riesce di giocare".
Il vuoto in rosa è stato colmato con una telefonata fatta a una ‘vecchia' conoscenza del ct, che lo ha allenato a Roma nel biennio 2016-2017: si tratta di Stephan El Shaarawy, che torna in Azzurro a distanza di 2 anni dall'ultima volta: il Faraone giocò contro la Lituania nell'incontro di qualificazione con la Lituania, allora valido per la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.