La verità nascosta sull’infortunio di Kvaratskhelia: è colpa di un giocatore del Liverpool
Quando Trent Alexander-Arnold ha trascinato Khvicha Kvaratskhelia per terra, scaraventandolo contro i tabelloni a fondo campo, deve averlo fatto anche per frustrazione. Quei due tunnel subiti sotto gli occhi del pubblico di casa sono stati duri da digerire: uccellato con un tocco di punta, lui va da una parte mentre l'avversario e la palla gli sfuggono; lui quasi inciampa, l'altro scivola via in bello stile accompagnato dagli "ohhh" di meraviglia (e disapprovazione) dei tifosi; lui a beccarsi le occhiatacce di Klopp per come s'è fatto beffare nonostante gli avesse affidato il compito di bloccarlo e limitarlo, l'altro a far sognare.
Al difensore dei Reds e della nazionale dei Tre Leoni è successo un paio di volte nel ritorno di Champions ma quanto potesse essere devastante l'esterno d'attacco del Napoli lo aveva capito al "Maradona", quando né lui né i compagni di squadra riuscirono ad arginare gli attacchi a ondate delle squadra di Spalletti. Sulla cresta degli sbuffi c'era anche il ragazzo semi-sconosciuto arrivato dalla Georgia e da un campionato che – quanto a livello – è nemmeno lontano parente della Premier League. E li fece ammattire.
Non che il terzino del Liverpool abbia fatto apposta a fare del male a Kvaratskhelia ma la stato di costante apprensione/tensione che ha vissuto nel corso del match ha trovato sfogo anche in quell'episodio. Cose di campo che capitano, nulla di scorretto… ci può stare che si ruzzoli assieme all'avversario che, nella caduta, si aggrappa e ti porta con sé. Ma le conseguenze di quel contrasto finito con un capitombolo hanno procurato qualche acciacco solo all'azzurro, infortunatosi alla parte bassa della schiena dopo l'urto contro la balaustra.
Il dettaglio è passato quasi inosservato, non ai suoi fans che dalla Georgia ne seguono le prodezze con la maglia dei partenopei. Allora Khvicha si rialzò e, sia pure un po' dolorante, continuò a giocare salvo uscire dal campo un po' sofferente e con una postura che tradiva malessere. Una lombalgia, parola che su Google ha subito un'impennata di ricerche localizzate soprattutto in Campania, tali sono apprensione e preoccupazione per la sua salute.
I tifosi del suo Paese hanno ricostruito sia la dinamica dell'azione sia la causa dell'infortunio che lo costringe a saltare il big match con l'Atalanta per il quale non è stato nemmeno convocato: è il colpo preso contro i tabelloni che lo ha messo ko. Nulla di preoccupante, tant'è che c'è ottimismo per averlo di nuovo a disposizione contro Empoli e Udinese (ultime di Serie A prima della sosta per i Mondiali) ma le sue condizioni saranno monitorate giorno per giorno.
"Nella parte finale dell’allenamento di rifinitura – le parole di Spalletti durante la conferenza stampa alla vigilia della trasferta – Khvicha ha manifestato una forma acuta di lombalgia che lo ha bloccato nel vero senso della parola e di conseguenza gli ha impedito di salire sull’aereo che ha portato il Napoli a Bergamo". Raspadori è pronto, al georgiano un po' di riposo può fare solo bene.
