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La verità di Spalletti sul becerume a Firenze: “Poi dicono di Napoli, ma lì non succede”

Luciano Spalletti è tornato sui brutti cori dei tifosi viola nei confronti suoi e di sua mamma, in occasione di Fiorentina-Napoli. Un’occasione anche per difendere la piazza partenopea.
A cura di Marco Beltrami
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Questa volta Luciano Spalletti non ce l'ha fatta più ed è esploso. L'allenatore del Napoli in occasione del match pareggiato senza gol sul campo della Fiorentina ha deciso di non fare finta di niente, andando faccia a faccia con alcuni tifosi avversari dopo il 90′. Il motivo? I continui insulti ricevuti durante la partita, proprio da chi era collocato alle spalle della sua panchina. Molto arrabbiato l'allenatore nato a pochi chilometri da Firenze, che ha poi provato a spiegare quanto accaduto in conferenza stampa. Un'occasione anche per difendere Napoli e il pubblico di fede azzurra, spesso vittima a suo dire di critiche gratuite.

Una denuncia vera e propria quella di Spalletti che già in campo ha provato a catechizzare in maniera decisa chi lo ha accompagnato a suon di cori brutti durante tutti i 90′, con scarsi risultati. Una situazione che a suo dire si ripete ogni volta che torna a Firenze, quella che dovrebbe essere la "sua" città (è nato a Certaldo, Comune della città metropolitana di Firenze) dove ha anche allenato a livello giovanile. Così dunque fa ancora più male, anche perché gli insulti sono rivolti alla mamma del mister.

Dopo la partita nel classico appuntamento con i cronisti, Spalletti si è sfogato ripetendo come un mantra le parole del coro riservatogli: "Son sempre gli stessi che dall’inizio alla fine ti vengono lì ‘la maiala di tu ma, la maiala di tu ma, la maiala di tu ma, la maiala di tu ma’ per 90’ con dei bambini vicino che li guardano così e ascoltano. Nessuno gli dice niente, non è corretto. Sono anni e anni e anni che sento dire le stesse cose per cui bisogna prendere delle precauzioni, se ci sono tre deficienti che stanno lì dall’inizio alla fine che fanno in questa maniera qui, bisogna dirglielo perché sennò…".

E per questo Spalletti vuole sfatare anche i luoghi comuni sul fatto che tutto il mondo è paese, difendendo anche la piazza partenopea. Spesso e volentieri infatti si punta il dito anche contro l'accoglienza che i tifosi del Napoli riservano agli avversari, ma il tecnico ha voluto chiarire: "‘Ma da tutte le parti fanno così’, non è vero, da noi a Napoli non lo fanno. Nessuno dice niente alla panchina avversaria, all’allenatore degli avversari nessuno dice niente. Poi Napoli, Napoli, Napoli… no Napoli, Firenze! Se offendono a Firenze, no Napoli. Perché è così dall’inizio alla fine ‘la maiala di tu ma’ e non è possibile, la mia mamma ha 90 anni povera donna, c’ho solo quella non è possibile sentirselo dire ogni volta che vengo a giocare qui". 

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