La verità di Marotta sulla vicenda Skriniar, i tifosi si schierano: “L’Inter si ama e si rispetta”
Le parole dell'ad dell'Inter, Giuseppe Marotta, confermano che Milan Skriniar (nemmeno in panchina contro la ‘dea') lascerà la squadra a fine stagione. Non c'è stata possibilità di trovare accordo con il rinnovo, il Paris Saint-Germain (che avrebbe voluto in Francia il calciatore a gennaio) non ha accontentato le richieste economiche del club differendo l'ingaggio del difensore alla prossima estate. Lui la scelta l'ha già fatta, sarebbe stato anche pronto a partire subito ma i tempi, le logiche e le necessità del mercato hanno bisogno che si realizzino tutti gli incastri per le parti trovino reciproca soddisfazione.
"Resta fino a giugno perché non è arrivata l'offerta adeguata del PSG? Non voglio addentarmi più di tanto – dice Marotta parlando ai microfoni di Mediaset prima della gara dei quarti di Coppa Italia con l'Atalanta -. Preferisco fare un ragionamento di ampio respiro".
Parte così la disamina del dirigente sulla vicenda in sé, sul calciatore e sulle dinamiche delle trattative che si muovono in un solco differente rispetto al passato, anche quello più recente. Questione di equilibri economici che mutano in fretta e della volontà stessa dei giocatori (salvo poche eccezioni) di non chiudere la porta alle offerte che arrivano sul tavolo degli agenti.
Ecco perché Marotta chiarisce: "È normale che il mondo del calcio subisca dei cambiamenti frequenti da un anno all'altro. Non si possono più immaginare le bandiere nei club, ci sono situazioni tali in cui i calciatori cambiano casacca frequentemente. Dobbiamo abituarci a questo tipo di calcio che è un po' lontano da quello romantico e fatto di sentimenti. Può non piacere ma è così".
Il discorso poi entra nello specifico e scivola sulla posizione di Skriniar al quale fa riferimento confidando nella professionalità del giocatore. "Ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti e noi abbiamo il dovere di rispettarla – ha aggiunto -. Siamo certi che saprà dimostrare con i fatti, in questi mesi che mancano al termine della stagione, di essere all'altezza del ruolo, della situazione e della maglia che sta indossare".
I tifosi si sono schierati. Prima del fischio d'inizio della gara di Coppa Italia uno striscione esposto nel settore più caldo del Meazza nerazzurro spiega bene qual è l'umore e la posizione dei sostenitori della Curva: "Calciatori e società, l'Inter si ama e si rispetta", è la frase chiarissima rivolta a Skriniar (ma non solo…). Lui non è nemmeno in panchina, chissà se l'avrà letta. Marotta sì.