La verità di Mancini sull’addio all’Italia: “Notizie manipolate dagli dei per confondere i mortali”
Roberto Mancini è tornato a fare chiarezza, definitiva, sul suo turbolento addio alla Nazionale italiana, arrivato a sorpresa in pieno agosto e che ha visto il ct presentare le dimissioni alla FIGC, senza apparente motivazione valida. Così, dopo aver utilizzato i propri account social per pubblicare il video ufficiale che lo vedrà nuovo commissario tecnico saudita, ha voluto prendere parola in prima persona e rivolgersi ai tifosi, raccontando la verità.
"Cari Tifosi, Voglio ringraziare tutti voi per il grande sostegno e la vera amicizia dimostratami da sempre, ed in particolare in questi ultimi giorni e ore frenetiche, che mi hanno visto non in panchina ma al “centro campo”." Così inizia la lunga lettera a cuore aperto su Instagram in cui Roberto Mancini si è voluto togliere gli ultimi sassolini dagli scarpini, raccontando al mondo i fatti per come sono davvero avvenuti, e non falsificati da notizie e voci che non hanno un indice minimo di verità. "Le vostre testimonianze di affetto e di stima sono tutte contenute in parole importanti, vere e sincere come “ricordati che sei il gol di tacco”, “l’uomo della vittoria extra time”, “non ti sei mai arreso, fino all’ultimo secondo”, ”sei l’abbraccio dell’amicizia”. Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno e mi ispireranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano."
Una premessa che trova il senso in ciò che l'oramai ex ct azzurro ha da raccontare subito dopo: "Tanti di voi mi hanno chiesto del perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio". Ed è a questo punto che il tono si fa più acre, serio, circostanziato. Rivolto agli organi di stampa in primis, e poi a tutti coloro che hanno voluto gettare ombre sull'addio alla Nazionale Italiana e alla FIGC. Con tanti detrattori e pochi che lo hanno difeso. "Immagino che sarete stati confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli dèi solo per confondere i mortali".
Dei e mortali, una perifrasi aulica per raccontare una realtà schietta e genuina, semplice. Che nulla ha da nascondere alla gente: "La tempistica è unicamente quella che ho poi anche ribadito ieri in conferenza stampa, cioè il vero e concreto contatto con i rappresentanti della Federazione saudita risale al 18 agosto, nulla di più. E poi, per chi conosce davvero il calcio sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono sempre estremamente rapidi, anche di pochi giorni". Dunque, nessun sotterfugio, trame nell'ombra e accordi nascosti e celati solo all'ultimo.
L'amarezza di Mancini, così alla fine torna a lasciare spazio all'amore per il calcio. Non c'è posto nel cuore dell'ex ct azzurro a rancore e fastidio: "Nella mia vita, il calcio è sempre stato tutto per me, fin da quando ero poco più di un bambino, nei campi sterrati, a tredici anni, sempre e solo a sfidare un pallone. E a questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia. Sì, fiducia. Perché ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Perché dove non c’è fiducia, non c’è calcio, ne’ vittoria e ne’ futuro. Conto su di voi e sul vostro sostegno, di cuore e di pancia, come solo un vero tifoso conosce💙🇮🇹