La vera storia della foto di Federer e Nadal che si stringono la mano: “L’avevo quasi dimenticato”
È calato il sipario sulla carriera professionistica di Roger Federer, ma dietro le quinte il tennis continuerà ad essere una parte importante della sua vita. Non sa ancora in che modo e in quale ruolo, ma di una cosa è certo: ci sarà sempre un posto speciale in futuro per lo sport che "gli ha dato tutto". Tempo al tempo, anche perché ora l'onda emotiva di quanto accaduto nella memorabile notte della O2 Arena di Londra, è ancora forte. Sarà difficile dimenticare il suo ritiro, decisamente all'altezza di un percorso tennistico assolutamente unico e strabiliante.
Vedremo ancora a lungo le immagini e i video di quanto accaduto dopo la sfida di doppio giocata al fianco di Rafa Nadal contro Sock e Tiafoe, contenuti destinati a diventare storici e iconici per bellezza e intensità. La scelta della Laver Cup come torneo per congedarsi dal tennis giocato, è stata perfetta: Roger è stato accompagnato dai suoi rivali di sempre e da alcuni dei giocatori più forti del momento, in quella Londra che ha richiamato alla memoria i successi e i record di Wimbledon, circondato poi dai suoi amici e dalla sua famiglia.
Per quanto Federer avesse pensato a quel momento, e per quanto dunque si fosse preparato all'uscita di scena, le emozioni poi lo hanno travolto. Impossibile trattenere le lacrime per il 41enne, che non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi in panchina a piangere insieme a Rafa Nadal. I due in carriera si sono affrontati, si sono odiati sportivamente, sono cresciuti insieme, sono stati uno uno stimolo e un obiettivo per l'altro, sempre con un rispetto e una stima infinita, fino a diventare persino amici fuori dal campo. Se c'è una definizione perfetta di una rivalità sportiva, questa è sicuramente la loro, con lo spagnolo che ha ammesso di essersi commosso anche dopo il ritorno a casa.
Nonostante la gravidanza di sua moglie, Nadal ha fatto l'impossibile per essere al fianco di Roger Federer nella notte del suo addio. Una situazione che ha ulteriormente reso speciale il loro legame, come svelato dallo svizzero al New York Times: "Ho chiamato Rafa dopo gli Us Open, ho aspettato che finisse il torneo per fargli sapere del mio ritiro prima che iniziasse a fare piani in vista della Laver Cup. Gli ho detto al telefono che probabilmente avevo il 50/60% di fare il doppio: ‘Senti, ti tengo aggiornato. Fammi sapere come vanno le cose a casa e ci risentiamo'. Lui è stato molto chiaro e mi ha detto ‘Farò di tutto per essere lì con te‘".
L'ex numero uno del mondo elvetico ha apprezzato molto quanto fatto da Rafa, che ancora una volta si è dimostrato speciale, così come il rapporto che lega i due giocatori: "Per me è stato incredibile, e ha dimostrato ancora una volta cosa significhiamo l'uno per l'altro e quanto rispetto abbiamo. Ho pensato che sarebbe stata una storia bellissima e straordinaria per noi, per lo sport, per il tennis e anche oltre, in cui possiamo coesistere nonostante una dura rivalità e dimostrare che ‘ehi, è solo tennis'".
Il resto è storia, con le risate in campo durante il match a sottolineare la grande complicità, e le lacrime poi dopo al momento delle celebrazioni. Inevitabilmente anche Rafa è crollato, pensando a quanto Federer sia stato importante per la sua carriera da avversario e da "giocatore da battere". Un epilogo che per Roger dal punto di vista emozionale è andato oltre ogni aspettativa: "Ho solo pensato che fosse finito anche meglio di quanto avessi mai pensato che sarebbe stato. Rafa ha fatto uno sforzo incredibile per esserci e ovviamente non dimenticherò mai quello che ha fatto per me a Londra".
Un mix di sensazioni, pensieri e emozioni incontrollabile, sintetizzato dalla foto in cui la mano di Federer cerca sulla panchina quella del rivale-amico di sempre Nadal, mentre entrambi si sciolgono in lacrime: "Penso di aver sempre avuto difficoltà a tenere sotto controllo le mie emozioni, vincendo e perdendo. All'inizio, si trattava più di rabbia e tristezza. E poi, stavo piangendo di gioia".
In realtà il tutto è venuto da sé, con Federer che si è lasciato trasportare dal momento: "Ho visto la foto. Penso che a un certo punto stavo singhiozzando così tanto, e non so, mi passava tutto per la mente su quanto sono stato felice di vivere davvero questo momento proprio lì con tutti. E penso che è stato così bello stare seduti lì, ad ascoltare tutto mentre la musica suonava. Mi sono quasi dimenticato di essere ancora fotografato".
Cosa c'è dietro quel gesto? Cosa vuol dire quella stretta di mano? Per Roger è una forma di ringraziamento: "A un certo punto, solo perché ovviamente non potevo parlare e la musica era lì, immagino di averlo appena toccato, e immagino che forse sia stato un ‘grazie' segreto. Non so cosa fosse, ma per me forse è quello che era e come ci si sentiva, e alcune immagini lo hanno mostrato". E tutto il resto è storia.