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La vendetta di Ferran Torres, il bomber di Luis Enrique: “Restituito all’Italia il KO di EURO 2020”

Ferran Torres ha deciso la semifinale di Nations League e ha messo fine alla striscia di imbattibilità dell’Italia. L’attaccante della Roja non ha lasciato scampo a Donnarumma nelle uniche due occasioni buone negli ultimi 16 metri e nel post-partita ha ricordato la semifinale di Wembley: “Avevamo perso in semifinale dell’Europeo e batterli in casa, in un’altra semifinale, era il modo migliore per vendicarsi”.
A cura di Vito Lamorte
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Ferran Torres ha deciso la semifinale della Nations League tra Italia e Spagna con una doppietta nel primo tempo e ha lanciato la Roja all'assalto del trofeo UEFA. Il numero 11 della selezione di Luis Enrique non ha lasciato scampo a Donnarumma nelle uniche due occasioni buone negli ultimi 16 metri e sempre con un tocco ha depositato la palla nel sacco. Non male per uno che spesso non viene inserito nella categoria "attaccante" ma che è uno dei migliori attaccanti della storia della sua nazionale se calcoliamo in percentuale i gol e le poche partite con la maglia delle Furie Rosse. L' attaccante valenciano del Manchester City ha segnato 12 gol in 21 partite con la Roja ed è solo all'inizio della sua carriera con la nazionale: Ferran comanda la classifica marcatori della selezione di Luis Enrique, che ha sempre auto qualche difficoltà a trovare il gol il numero 11 si è dimostrato affidabile in zona gol e con le marcature di ieri ha realizzato il 35% dei gol della nuova era spagnola: tra tutti i convocati del nuovo CT sono stati realizzati 27 gol, di cui dodici portano la firma del giocatore del Manchester City. In poco tempo il calciatore nato a Foios ha segnato un percorso che lo colloca a 21 anni in una posizione privilegiata in vista del futuro, visto che il suo compagno Alvaro Morata in 48 partite di reti ne ha segnate 22 ed è al decimo posto della classifica marcatori all-time.

Quella di ieri per la Spagna era una partita diversa e lo stesso Ferran lo ha confermato dopo il fischio finale: "Sapevamo che era una partita speciale, avevamo perso in semifinale dell'Europeo e batterli in casa, in un'altra semifinale, era il modo migliore per vendicarsi. Sono felice per la squadra. Credo che la costanza e l'allenamento facciano arrivare i risultati. La partita dura 90 minuti, possono esserci errori e giocate splendide ma bisogna essere costanti ed è per questo che abbiamo vinto".

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Partito come esterno offensivo nelle giovanili del Valencia, Ferran è stato utilizzato spesso su tutto l'arco d'attacco e la sua esplosione nel ruolo di punta avanzata si deve soprattutto a Pep Guardiola: appena arrivato al Manchester City ha fatto fatica a trovare continuità lontano dalla porta mentre grazie alla sua buona tecnica individuale e alla sua rapidità di esecuzione è riuscito a ritagliarsi i suoi spazi come riferimento offensivo.

Torres è stato sostituito per un problema al collo del piede pochi minuti dopo l'inizio della ripresa ma lo stesso calciatoer ha fatto capire di volerci essere nella finale di domenica allo stadio Meazza: "Ho avuto qualche piccolo fastidio ma sto già pensando alla finale".

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