video suggerito
video suggerito

La UEFA vuole cambiare (di nuovo) la regola del fallo di mano

In una lettera invita al presidente della FIFA Infantino, il numero uno dell’UEFA Ceferin ha chiesto di fare un ulteriore passo indietro nella regola sui falli di mano. Il massimo organo calcistico europeo spinge per un ritorno al passato con la valutazione degli arbitri sull’intenzionalità o meno del tocco.
A cura di Marco Beltrami
37 CONDIVISIONI
Immagine

Quando il fallo di mano deve essere punito? L'argomento continua a far discutere ed è l'oggetto di una lettera inviata dal presidente dell'UEFA Ceferin al numero uno della Fifa Gianni Infantino, con la richiesta di rivedere le norme attuali. Il numero uno del massimo organo calcistico continentale vorrebbe un ulteriore passo indietro e un vero e proprio ritorno al passato: dopo gli ultimi episodi, Ceferin chiede che l'intenzionalità torni il criterio principale per sanzionare i falli di mano, con un ruolo importante degli arbitri nella valutazione. Un modo per far sì che non vengano concessi calci di rigore per tocchi con il braccio o con la mano del tutto involontari anche se lontani dal corpo.

Cosa dice la regola sul fallo di mano attuale

Quando viene punito oggi un fallo di mano, cosa dice la regola attuale? Se nella scorsa stagione abbiamo assistito ad una miriade di rigori, assegnati praticamente per ogni tocco con la mano con il braccio, quest’anno si è deciso di fare un passo indietro. La discriminante per questa stagione è quella relativa alla posizione degli arti superiori. L’arbitro interviene: 1) Quando le mani/braccia sono posizionate in modo innaturale e aumentano il volume occupato dal corpo. 2) Quando le mani/braccia sono al di sopra rispetto all'altezza delle spalle 3) Quando un calciatore cade a terra ma le braccia sono estese lateralmente o in verticale, lontane dal corpo.

Come l'UEFA vuole cambiare la regola sul fallo di mano

In una lettera inviata alla Fifa, il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin ha chiesto un ulteriore passo indietro verso quello che sembra un vero e proprio ritorno al passato. La richiesta del massimo dirigente continentale è quella di consentire agli arbitri di valutare nuovamente l'intenzionalità o meno di un intervento. Rimettere dunque la volontarietà del tocco di mano o braccio al centro delle valutazioni, anche nel caso in cui l'arto stesso sia lontano dal corpo o al di sopra delle spalle. Ceferin ha infatti sottolineato: "Il tentativo di definire rigorosamente i casi in cui toccare la palla con la mano è un fallo, ha portato a molte decisioni ingiuste che sono state accolte con crescente frustrazione e disagio da parte della comunità calcistica".

Perché Ceferin vuole tornare al passato sul fallo di mano, con la valutazione sull'intenzionalità

Secondo Ceferin tocca all'arbitro dire l'ultima parola sul fallo di mano, anche con l'aiuto del Var. A giudizio del dirigente numero uno dell'Uefa, non è detto che un braccio largo non sia frutto di un movimento naturale: "Capita abbastanza di frequente che la palla colpisca accidentalmente le mani o le braccia dei giocatori ma lo spirito della legge è chiaramente che, essendo questi casi inevitabili, non dovrebbero essere puniti per evitare un'eccessiva frammentazione del gioco e anche per consentire a situazioni pericolose di decidere il risultato delle partiteLe braccia fanno parte dei corpi impegnati dinamicamente negli sforzi atletici e il loro movimento è necessario per preservare l'equilibrio del corpo, rendere lo sforzo efficace ed evitare lesioni. Ci sono anche molte situazioni in cui mani/braccia esposte al di fuori del profilo del corpo in movimenti intesi come naturali, non intenzionali e inevitabili sono stati puniti con calci di rigore. Questo non è un buon servizio per il gioco".

L'Uefa non ha voce in capitolo sul regolamento del calcio, che spetta all'International Football Association Board controllato dalla Fifa. Ceferin però spera in un passo indietro ("Non c'è da vergognarsi nell'ammettere che a volte le decisioni prese per il bene non raggiungono i loro obiettivi e dovrebbero essere riviste") con la possibilità di contare anche su due personaggi italiani di primo piano. Il primo è l'ex fischietto Roberto Rosetti capo degli arbitri UEFA e presidente del Comitato arbitrale IFAB (nonché membro del Sottocomitato Tecnico), il secondo è Pierluigi Collina, presidente del comitato arbitrale FIFA, che fa parte della stessa sottocommissione tecnica IFAB di Rosetti. Il fallo di mano era già nell'ordine del giorno della riunione del 16 dicembre, e la speranza di Ceferin e dell'UEFA è che la legge possa essere modificata durante la riunione annuale dell'IFAB all'inizio del prossimo anno

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views