La Uefa riapre gli stadi per Champions ed Europa League al 30% dei tifosi, servirà l’ok dei governi
Dopo il sorteggio della fase a gironi della Champions League, la Uefa ha annunciato che per le gare delle competizioni delle coppe europee riaprirà gli stadi ai tifosi. Naturalmente gli impianti non saranno aperti in modo totale, ma verrà consentito alle società di riempire solo il 30% degli stadi. Ovviamente tutti coloro che assisteranno alle gare dovranno seguire un rigido protocollo. Ma soprattutto potranno essere aperti gli impianti solo delle squadre che avranno l'ok da parte dei rispettivi governi nazionali.
Il comunicato della Uefa pubblicato su Twitter: "Dopo il successo del match ‘pilota', la finale di Supercoppa tenuta a Budapest lo scorso 24 settembre, la Uefa permetterà il ritorno degli spettatori per i match della Uefa, dove le leggi locali lo permetteranno. Si comincerà la prossima settimana con le partite delle nazionali".
La Uefa già quando si sono tenute le Final Eight di Champions e Europa League lo scorso mese di agosto sperava di poterle aprire ai tifosi, ma non è stato così. A Budapest in occasione della finale di Supercoppa Europea, Bayern Monaco-Siviglia, è stato permesso a un nutrito numero di tifosi di essere sugli spalti; è stato riempito il 30% dell'impianto. L'esperimento è andato bene e così la Uefa ha deciso di dare la possibilità alle società di aprire nuovamente i rispettivi stadi. Non potranno farli tutti autonomamente. Perché ogni squadra dovrà seguire le disposizioni dei rispettivi governi nazionali. Quindi è facile prevedere che ci saranno delle società che avranno così la possibilità di aprire gli stadi e altre che invece comunque continueranno a giocare senza il supporto dei tifosi. Resta da capire cosa succederà negli impianti delle sette squadre di Serie A impegnate nelle coppe: Juventus, Inter, Atalanta e Lazio in Champions; Napoli, Roma e Milan in Europa League.