La UEFA non sanziona Taylor e indaga su Mourinho: per Nyon la strategia della Roma va fermata
Le polemiche nate dopo la finale di Europa League non si sono ancora spente. La vittoria ai calci di rigore del Siviglia contro la Roma ha agitato le acque e adesso dalla UEFA potrebbero arrivare pesanti ripercussioni: sotto la lente di ingrandimento è finito José Mourinho, fortemente polemico nei confronti dell'arbitro.
L'allenatore giallorosso ha incontrato Anthony Taylor nei parcheggi della Puskas Arena, dove gli ha urlato tutto il disappunto per l'arbitraggio considerato sbilanciato in favore degli spagnoli. Secondo la Gazzetta dello Sport sono ufficialmente cominciate le indagini della UEFA che nelle ultime ore sta ricostruendo la vicenda studiando ogni particolare.
Mourinho rischia una squalifica anche superiore alle due giornate, da scontare ovviamente nelle prossime coppe europee. A Nyon non sono affatto contenti di quanto accaduto a Budapest durante e dopo la finale e credono che quella della Roma sia una strategia che va fermata presto. In particolare sono stati presi in analisi i database di tutta la stagione che hanno sottolineato dei dati preoccupanti: i giallorossi sono stati sanzionati con 15 cartellini rossi tra il tecnico (2) e il suo staff, troppi secondo la UEFA anche in previsione della prossima campagna europea.
Per quanto riguarda l'arbitraggio di Taylor invece non sono stati segnalati particolari problemi, come riporta il quotidiano: c'è stata unanimità fra le sue scelte e l'unico appunto è la mancata espulsone di Lamela. Per questo motivo il fischietto inglese non verrà fermato dalla UEFA che gli ha mostrato vicinanza anche per quanto successo in aeroporto.
L'arbitro e la sua famiglia sono stati invitati dal presidente Ceferin allo stadio Ataturk di Istanbul per assistere alla finale di Champions League Manchester City-Inter e tutti a Nyon si augurano di non rivedere più simili atteggiamenti di violenza fra direttori di gara, allenatori e tifosi.