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La Uefa apre un procedimento nei confronti dell’Inter: non ha rispettato il Fair Play Finanziario

La Uefa ha aperto un procedimento a carico dell’Inter per la violazione dei termini del Fair Play Finanziario alla data del 30 giugno 2021: a marzo l’audizione del club nerazzurro che rischia di vedersi comminata una sanzione.
A cura di Michele Mazzeo
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La Uefa ha aperto un procedimento a carico dell'Inter per la violazione dei termini del Fair Play Finanziario alla data del 30 giugno 2021. È questo quanto emerge dal documento relativo ai risultati dello scorso semestre (1° luglio – 31 dicembre 2021) della società nerazzurra.

Nel documento diramato dalla società Inter Media and Communication infatti viene reso noto che lo scorso 14 febbraio l'organo di governo del calcio europeo ha comunicato "la loro decisione di aprire un procedimento nei confronti del club in conformità con l'Articolo 12 (1) delle regole procedurali che disciplinano il controllo finanziario dei club UEFA".

Questo procedimento a carico della società meneghina nasce dal mancato raggiungimento del pareggio di bilancio al 30 giugno 2021 come richiede invece il Fair Play Finanziario. "Nell'ottobre 2021 abbiamo presentato alla UEFA i nostri calcoli relativi al requisito di pareggio per il Fair Play Finanziario (“FFP”) al 30 giugno 2021 – si legge infatti nel documento –. Tali calcoli hanno dimostrato di non aver soddisfatto il requisito di pareggio come attualmente stabilito, e di conseguenza, la UEFA ha richiesto ulteriori informazioni nel novembre 2021".

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La revisione fatta dalla Prima Camera CFCB sui conti nerazzurri per i periodi di rendicontazione 2018, 2019, 2020 e 2021 ha poi evidenziato un significativo disavanzo aggregato nel periodo in questione. A questo punto la Uefa ha richiesto informazioni riguardo la situazione attuale sul pareggio di bilancio previste per il periodo di riferimento che termina in giugno 2022 (che l'Inter ha fornito il 20 gennaio 2022).

Il 14 febbraio 2022 è arrivata poi la comunicazione ufficiale della Uefa che ha annunciato ai nerazzurri di aver aperto un procedimento a carico dell'Inter per la violazione dei termini del Fair Play Finanziario alla data del 30 giugno 2021. In quell'occasione lo stesso organo governo del calcio continentale ha altresì comunicato:  la nomina di un membro relatore incaricato di accertare i fatti e raccogliere tutte le prove pertinenti (incluso un piano aziendale per il periodo FY23-FY25) ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 2, delle regole procedurali; e l’invito a partecipare a un'audizione dinanzi alla Prima Sezione CFCB nel marzo 2022 (data da confermare) presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon (Svizzera), una volta che il membro segnalante avrà emesso le sue conclusioni sul caso del club.

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Alla luce del momento storico in cui la violazione del Fair Play Finanziario da parte dell'Inter è avvenuto e anche delle discussioni attualmente in atto in seno alla Uefa proprio riguardo alle regole economiche/finanziarie del club europei non è chiaro se la società rischia di vedersi comminate della sanzioni per il procedimento. Dubbio che ha anche lo stessa Inter: "A causa dell'ampia gamma di misure disciplinari potenzialmente imposte dalla CFCB, nonché l'applicazione del principio di proporzionalità previsto dalle sue norme procedurali quando si considerano i fatti e le circostanze rilevanti che contribuiscono a una deviazione dalle regole della FFP, e tenuto conto delle significative discussioni in corso a livello istituzionale in merito alla riforma delle normative vigenti (considerando anche che sono presenti diversi club in tutta Europa violazione delle attuali regole di pareggio FFP), non siamo in grado di formulare aspettative in questa fase se la UEFA imporrà sanzioni a seguito del mancato rispetto il requisito del pareggio" si legge infatti in conclusione nel documento in esame.

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