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La TV lascia il campionato francese sull’orlo del baratro con un buco da 300 milioni

Il calcio francese è nel caos per la chiusura di Téléfoot che ha trasmesso finora la maggior parte delle partite della Ligue 1. Mediapro, l’emittente proprietaria del canale a pagamento non ha versato nelle casse della Lega calcio francese i 300 milioni di euro relativi alle tranche per i diritti televisivi del campionato da ottobre a dicembre.
A cura di Marco Beltrami
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Caos nel calcio francese. A tenere banco in questo caldo fine settimana è il caso legato alla chiusura di Téléfoot che ha trasmesso finora la maggior parte delle partite della Ligue 1. Dopo diverse settimane di trattative e di tentativi di conciliazione falliti, il canale a pagamento di proprietà di Mediapro chiuderà i battenti non riuscendo a garantire, a causa anche dell'emergenza Covid le cifre pattuite. Una situazione che ovviamente crea non pochi problemi alla Lega calcio professionistica francese, che oltre a trovare un'altra emittente in tempi brevi (il nome più gettonato è quello di Canal+ ovvero l'altro canale a pagamento che trasmetteva le restanti partite non coperte da Telefoot), non recupererà più i 300 milioni che Mediapro non ha pagato per i diritti televisivi.

Il canale a pagamento Téléfoot che ogni giornata di Ligue 1 garantiva agli abbonati la visione di 8 partite (le altre due erano nel pacchetto di Canal+), è destinato alla chiusura. Non è andato a buon fine per ora il tentativo di conciliazione presso il tribunale commerciale di Nanterre tra Mediapro, l'emittente proprietaria del canale e la LFP, il massimo organismo calcistico del calcio francese. La Lega calcio ha provato ha recuperare le somme legate ai diritti televisivi, acquistati da Media Pro due anni fa per un importo di 830 milioni di euro nel periodo 2020-2024, ma senza fortuna, dopo essere stata spaventata dal mancato pagamento delle due tranche di ottobre e dicembre, per un totale di 300 milioni di euro. Un buco profondissimo per il calcio transalpino, soprattutto in tempi di Covid.

Inevitabile dunque la conclusione drastica, anche se ora bisognerà trovare una via d'uscita per limitare i danni collaterali, soprattutto per la LFP che dovrà in primis trovare un nuovo portale disposto a trasmettere le partite, e poi recuperare almeno una parte degli investimenti promessi da Mediapro. Se per il primo problema la soluzione potrebbe essere un'estensione delle partite garantite dall'altra emittente Canal+ di proprietà del gruppo Vivendi, per la seconda la situazione è molto più complessa.

Secondo quanto riportato da L'Equipe Mediapro, avrebbe proposto alla Lega di pagare 100 dei circa 300 milioni previsti per la trasmissione delle partite da ottobre a dicembre, con 64 milioni di euro pagati questo mese e poi altri 36 milioni nel primo trimestre finanziario del 2021. Il tutto garantendo anche la trasmissione delle partite per i propri 600mila abbonati fino a quando, la LFP non avrà raggiunto un nuovo accordo con una nuova emittente. Un accordo però che dovrà essere firmato tra il 17 e il 21 dicembre presso il tribunale di Nanterre, e che al momento non sembra convincere i vertici del massimo campionato.

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