video suggerito
video suggerito

La Tv americana demolisce Motta: “Preso al posto di Allegri, spesi 200 milioni ma la Juve è senza identità”

La disfatta delle italiane in Champions ha fatto molto rumore. I giudizi più severi sono sulla Juve: “I giocatori schierati, la questione dei cambi, l’interpretazione del gioco… non si capisce cosa sia”
A cura di Maurizio De Santis
168 CONDIVISIONI
Immagine

Orribile è il termine che negli studi della Cbs americana utilizzano per introdurre il ragionamento sul disastro del turno di Champions per le squadre italiane. Milan, Atalanta e Juventus fuori ai playoff è esito che ha avuto ampio risalto mediatico a livello internazionale. Se la Spagna esulta per il sorpasso al secondo posto nel Ranking Uefa (che vale la 5ª squadra in Coppa nella prossima edizione), i tre ceffoni presi sul muso dalla Serie A hanno fatto molto rumore anche dall'altra parte del mondo.

Il giudizio sui bianconeri è quello più severo: in buona sostanza, la rivoluzione post Allegri (mandato via perché chiedevano un gioco diverso ma quello attuale non si capisce cosa sia), l'arrivo di Thiago Motta e la contestuale mole di investimenti sul mercato (tra cui calciatori rivelatisi finora come Koopmeiners e Douglas Luiz) scandiscono i termini di un fallimento inatteso per un club blasonato come la Juve.

Immagine

"La Juve ha mandato via Allegri perché non piaceva il suo stile, ritenevano che il suo modo d'interpretare le partite non fosse più quello adatto – ha ammesso l'ex calciatore, Mike Grella -. Hanno preso Thiago Motta, gli hanno messo a disposizione circa 200 milioni per fare mercato cambiando molto e portando in rosa molti giovani e con lui è partito un ciclo diverso. Ma finora ci sono stati troppi alti e bassi: contro l'Inter hanno giocato in un modo e vinto, contro il Psv hanno giocato in un altro e perso… una settimana sembrano aver preso la giusta direzione, un'altra ancora sembrano smarriti".

La disamina diventa più severa quando Grella arriva alle conclusioni di questo ragionamento. "Qual è l'identità del gioco di Motta? Non è riconoscibile… i giocatori schierati, la questione dei cambi, l'interpretazione del gioco: era tutto molto povero nonostante partisse da una situazione di vantaggio rispetto al Psv. Loro non erano più forti ma a differenza della Juve, sapevano esattamente cosa fare e come farlo. E per questo hanno meritato di vincere".

Immagine

Nella discussione s'introduce anche l'ex cetrocampista inglese, Nigel Reo-Coker: "Nessuno si aspettava un risultato del genere, vale per la Juve contro il Psv e per lo stesso Milan contro il Feyenoord". Trova sponda nell'opinione dell'ex portiere degli Stati Uniti, Tony Meola. "Tutte e tre le squadre italiane era giusto che andassero fuori. Guarda cosa è successo al Milan, condizionato da quel cartellino rosso. L'Atalanta è crollata. E la Juventus è stata in gioco solo perché il Psv ha sbagliato qualcosa ma lo stesso Psv ha continuato a spingere e a pressare mettendola in grande difficoltà".

Com'è possibile una cosa del genere? La chiosa è di Mike Grella che riprende la questione mercato e focalizza l'attenzione sui giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza e garantire il salto di qualità. Ma nulla di tutto questo s'è visto.

"La Juventus aveva preso Vlahovic spendendo 70 milioni, ha giocato fino al mese scorso oggi è in panchina e hanno dovuto prendere Kolo Muani. I due calciatori più importanti quest'anno, Koopmeiners e Douglas Luiz, non hanno reso come si sperava. Sono stati un flop… Cosa è successo? Che hai speso quasi 200 milioni ma manchi i tuoi obiettivi e viene eliminato da una squadra, il Psv, che è un gradino più sotto".

168 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views