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La triste realtà di Allegri: “Oggi Spezia-Juventus è uno scontro salvezza”

Due punti dopo 4 giornate, terzultimo posto, gap di 10 punti dal Napoli capolista. La classifica della Juventus è tremenda, drammaticamente vera per una squadra che ha subito un crollo verticale. E il tecnico ammette: “Inutile parlare di obiettivi a lunga scadenza. Per come vanno le cose ora conta solo vincere”
A cura di Maurizio De Santis
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Due punti in classifica. Due pareggi e due sconfitte. Quattro gol fatti e sei subiti, differenza reti -2. Terzultimo posto. Peggio hanno fatto solo il Cagliari e la Salernitana (quest'ultima ancora a zero). Numeri tremendi e a leggerli così, oltre a un sussulto di rabbia, a Massimiliano Allegri viene un colpo al cuore. E quando in conferenza stampa parla della gara contro lo Spezia ha quasi un groppo in gola quando, con estremo realismo, confessa: "Non vorrei guardare la classifica, ma se la vedo è inevitabile dire che quello di domani è uno scontro salvezza".

Incredibile, ma vero. Drammaticamente vero per una squadra che ha subito un crollo verticale passando da anni di dominio assoluto ad atmosfere da basso impero che impediscono di guardare bel oltre la punta del proprio naso. "Bisogna solo centrare una vittoria e poi le cose si vedranno in modo diverso – ha aggiunto il tecnico livornese -. Per riuscirci, serve fare qualcosa in più". Consapevolezza amara che s'innesta su una situazione durissima e mette a rischio una stagione intera al punto da mettere da parte gli "obiettivi a lunga scadenza" per dare una sterzata a un momento da record negativo storico: "erano 60 anni che la Juve non aveva un inizio di campionato così".

Non c'è da chiacchierare, dice Allegri. E lui stesso prova a mettere la sordina ai nervi tesi e agli spifferi di spogliatoio che hanno raccontato della discussione molto animata tra Szczęsny e Rabiot per la posizione errata del francese e il rimbrotto del portiere al centrocampista. "Negli spogliatoi un po’ di tensione c’è sempre e ci sta. In passato è successo anche di peggio in allenamento". Juventus a -10 dal Napoli capolista, gap da far tremare le vene ai polsi. Come se ne esce da questa situazione? "Come mi dicevano da piccolino conta il campo, è semplice". E questo vale per tutti. Giovani e non.

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