La triste fine di Lukaku al Chelsea, ignorato in mondovisione: i compagni non gliela passano
Romelu Lukaku al Chelsea sembra finito in un buco nero. Il belga sta vivendo una stagione molto deludente e la fotografia di quest'annata è la sfida di Champions con il Real. Nella notte di Benzema, l'ex nerazzurro è entrato in campo nella ripresa, Tuchel lo ha gettato nella mischia per provare la remuntada, ma Lukaku non ha inciso, si è divorato un gol fatto e ha toccato appena quattro palloni in poco più di mezz'ora.
Guardando le formazioni un osservatore poco attento poteva stupirsi per l'assenza dall'undici titolare di Lukaku. La sfida con Benzema è saltata, quantomeno in avvio. Nessuno stupore in realtà. Il bomber nel 2022 non ha segnato nemmeno un gol in Premier League e in Champions. Tuchel lo ha tenuto fuori confermando il tridente titolare (Havertz, Mount e Pulisic). E dalla panchina Lukaku ha visto uno straordinario Benzema, che ha spaccato in due la partita. Dominatore totale il francese che nel primo tempo ha segnato due gol di testa bellissimi e nella ripresa ha firmato il tris sfruttando un errore del portiere Mendy.
Sul punteggio di 3-1 per il Real, Tuchel manda in campo pure Lukaku, che prende il posto di Pulisic. Il Chelsea passa a uno schieramento ancora molto più offensivo. Inizia così la partita del belga che cinque minuti dopo essere entrato in campo ha un'occasione d'oro. Lukaku si smarca e riceve un pallone meraviglioso, svetta e colpisce di testa, ma lo fa malissimo. Pallone al lato. Era una chance ghiotta, che il ventinovenne attaccante non è riuscito a sfruttare. Un errore pesante, un errore da matita rossa, che non t'aspetti da un attaccante di quel livello. La partita dell'ex nerazzurro in un certo senso finisce lì.
Una partita da voto bassissimo per il belga, che in 26 minuti (più sei di recupero) ha toccato appena 4 palloni, compreso quello del gol mancato. Non ha inciso, non è stato un leader per la squadra, come Benzema, che ha trascinato i compagni, e anzi Lukaku è stato quasi un peso per il Chelsea. Ha voglia di andar via perché non gioca Lukaku, che è un corpo estraneo a questa squadra. La sentenza emessa anche da Fabio Capello nel dopo-partita su Sky: "Tuchel voleva inserirlo nella sua idea di Cheslea ma non ci è riuscito. Lukaku è uno da contropiede, gran giocatore, ma i compagni che ha lì lo mettono in difficoltà. Forse in Italia lo abbiamo ritenuto più forte di quanto realmente sia".
Difficoltà di adattamento ormai croniche, per Lukaku in Blues, che si sono riviste in modo netto nel finale di partita. I campioni d'Europa dovevano cercare di trovare almeno un altro gol, avrebbero dovuto crossare a raffica, ma non è stato così. Lukaku totalmente ignorato, con il Chelsea che fino alla fine ha cercato il gol (che avrebbe reso meno pesante il passivo) gestendo il pallone come sempre e cioè come se non avesse in squadra un vero centravanti.
Analizzando meglio i dati si nota bene come sia stata povera la partita di Lukaku, che in 32 minuti di gioco effettivo ha toccato appena 4 palloni. Senz'altro è stato servito pochissimo: ha ricevuto appena due palloni dai compagni, da James (che lo aveva imbeccato in area di rigore) e Kovacic, entrato assieme a lui nel secondo tempo. Il numero 9 del Chelsea ha toccato il pallone in totale quattro volte e ha fatto, a sua volta, appena due passaggi, uno a Ziyech e l'altro Kei Havertz.
Numeri che spiegano come Lukaku sia veramente un pesce fuor d'acqua nel Chelsea, che anche nel momento della difficoltà e della necessità non ha mai cercato il bomber. E va da sé che ora si faranno sempre più forti le voci di addio di al Chelsea di Lukaku a fine stagione; un addio che per la seconda volta arriverà dopo un'altra brutta stagione.