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La triste fine di Hugo Lloris: nessuno sa che è ancora al Tottenham, non meritava questo

Finalista con la Francia ai Mondiali un anno fa in Qatar, capitano del Tottenham per 8 anni, Hugo Lloris è diventato invisibile a Londra: neanche una panchina per lui.
A cura di Paolo Fiorenza
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Molti pensano che Hugo Lloris sia svincolato – così come lo è il pari ruolo David de Gea dopo il benservito datogli dal Manchester United che non gli ha rinnovato il contratto – ma la situazione del 36enne portiere francese, che appena un anno fa giocava la finale dei Mondiali contro l'Argentina di Messi, è ben diversa. Lloris è ancora in rosa nel Tottenham, cui è legato fino a giugno dell'anno prossimo, ma da titolarissimo qual era fino alla scorsa stagione adesso è retrocesso a terzo portiere, non venendo convocato neanche una volta dal nuovo tecnico Ange Postecoglou.

Gli Spurs in estate hanno voltato pagina tra i pali, prendendo Guglielmo Vicario dall'Empoli per 20 milioni, e il portiere della Nazionale li ha ripagati con un inizio di stagione strepitoso, che è gran parte dell'attuale quarto posto dei londinesi, distanti solo due punti dal Manchester City capolista. Non c'era più spazio per Lloris nel progetto di Postecoglou, col quale l'ex capitano del Tottenham (per ben 8 anni) ha avuto un confronto molto onesto quando l'allenatore australiano è entrato in carica a giugno.

Hugo Lloris lo scorso 23 aprile contro il Newcastle: è stata la sua ultima partita con la maglia del Tottenham, ha chiuso la stagione da infortunato
Hugo Lloris lo scorso 23 aprile contro il Newcastle: è stata la sua ultima partita con la maglia del Tottenham, ha chiuso la stagione da infortunato

Il 58enne ex Celtic ha detto a Hugo che aveva intenzione di avere un nuovo portiere e dal canto suo il francese ha convenuto che dopo 11 anni di Spurs fosse arrivata ora di cambiare aria. Dunque è stato concordato di comune accordo che Lloris avrebbe saltato il tour precampionato in Australia, Thailandia e Singapore per concentrarsi sulla ricerca di un nuovo club. Tuttavia nessuna delle piste poi emerse – due offerte dall'Arabia Saudita, una dalla Lazio, un'altra dal Newcastle e infine un'altra dal Nizza in cui era cresciuto – si è concretizzata.

In particolare il ritorno del cuore al Nizza sembrava cosa fatta quasi sul gong del mercato. L'offerta del club allenato dall'italiano Farioli pareva calzare a pennello per Lloris: Nizza è la sua città natale e lì si è affermato prima di approdare al Lione nel 2008. Lui stesso aveva detto più volte di voler tornare al Nizza prima della fine della carriera. Eppure il portiere recordman di presenze con la nazionale francese (con 145) ha rifiutato il trasferimento, sostenendo che l'offerta era arrivata troppo tardi, proprio l'ultimo giorno utile: "I tifosi del Nizza e la squadra meritano di meglio di una decisione in una frazione di secondo basata su una telefonata senza aspettative o un progetto sportivo chiaro, con un'ora alla chiusura della finestra di mercato in un momento in cui non me lo aspettavo".

Lloris con la Coppa del Mondo vinta con la Francia nel 2018 in Russia
Lloris con la Coppa del Mondo vinta con la Francia nel 2018 in Russia

Alla fine dunque Lloris è rimasto a Londra e ha continuato a presentarsi ogni giorno agli allenamenti nella maniera più professionale possibile. A differenza del predecessore Antonio Conte, Postecoglou infatti non inserisce i giocatori che non rientrano nel progetto in un gruppo tenuto separato dai calciatori su cui punta: "A meno che un calciatore non mi dica o desideri espressamente di volersene andare e so che la sua testa è altrove – ha spiegato il tecnico degli Spurs all'inizio di questo mese, rispondendo a una domanda su Eric Dier – non vedo alcun motivo per separarlo dal gruppo, perché fanno tutti parte della nostra società calcistica".

Dier, altro veterano del Tottenham che ugualmente sarebbe potuto partire in estate, è rimasto anche lui ed è ora in squadra dopo l'infortunio di Micky van de Ven. Uno scenario impossibile da verificarsi per Lloris, che a Londra è stato letteralmente dimenticato, non venendo mai inserito nella lista dei convocati per nessuna partita da Postecoglou, pur figurando il suo nome nella rosa di 25 giocatori registrati dal Tottenham per la Premier League. Che non sia neanche il secondo portiere, lo dimostra il fatto che nella sconfitta in Coppa di Lega contro il Fulham ad agosto c'era Fraser Forster tra i pali al posto di Vicario ed è il 35enne inglese a sedersi regolarmente in panchina in campionato.

Lloris si è sforzato di prendere la vicenda nel miglior modo possibile, non solo comportandosi in maniera professionale, ma anche mettendosi a disposizione con tutta l'esperienza e il carisma che può avere un campione del mondo – titolo vinto con la Francia nel 2018 in Russia – nei confronti del nuovo arrivato Vicario, offrendogli consigli preziosissimi quando i due lavorano insieme sul campo di allenamento a Hotspur Way. Una situazione comunque mortificante per un calciatore dello status di Lloris, che molto probabilmente troverà a gennaio una nuova squadra cui dare gli ultimi spiccioli di una grande carriera.

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