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La trasformazione di Haaland: “All’inizio era gracile, dopo un infortunio diventò grosso da far paura”

Ruben Gabrielsen, difensore norvegese del Tolosa, era al Molde ai tempi dell’arrivo di Erling Haaland in prima squadra. Il giocatore ricorda la clamorosa metamorfosi del fisico della punta, oggi al Borussia Dortmund, nel giro di poco tempo: “All’inizio non era granchè. Manco per un po’ di tempo e tornò come un animale differente, in allenamento distruggeva tutti”.
A cura di Redazione Sport
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Ruben Gabrielsen è un onesto difensore francese che dopo diverse stagioni al Molde ha tentato il grande salto nel calcio europeo. Approfittando del contratto in scadenza a fine 2019, ha trovato un'opportunità in Francia, al Tolosa. Segni particolari: ha condiviso lo spogliatoio con Erling Haaland durante l'esperienza al Molde dell'attuale centravanti del Borussia Dortmund, diventato una stella di portata internazionale nel giro di pochi mesi.

Proprio ai tempi del Molde risalgono gli interessanti retroscena raccontati da Gabrielsen al portale Get Football News France. È il febbraio del 2017 e l'allenatore Ole Gunnar Solskjaer ha appena accolto un nuovo acquisto in squadra: è il giovane Haaland, figlio d'arte, prelevato dal Bryne. Chi ha lavorato al suo acquisto è convinto di aver messo le mani su un prodigio, una teoria che genera disorientamento tra i compagni di squadra, per nulla impressionati da quello spilungone non bellissimo da vedere in azione.

"Quando arrivò in squadra era così gracile. Non era granché ad essere onesti. Pensavo: ‘Sì, forse potrebbe fare carriera in Norvegia'. Poi si fece male e per un lungo periodo non lo vedemmo. Al suo ritorno era grosso da far spavento, un animale differente".

La metamorfosi fisica è stata poi accompagnata da quella tecnica. Con un fisico potenziato Halaand è esploso in tutta la sua dimensione da calciatore superiore, che da subito è risultata troppo grande per il piccolo campionato norvegese. Inevitabile, per il giovane Erling, andare alla conquista del calcio europeo.

"In allenamento distruggeva tutti, la cosa era anche divertente. Ci chiedevamo: ‘Chi è questo?'. Da lì in poi ha bruciato le tappe. Mi viene da ridere quando lo vedo dominare le partite e segnare in Champions League, bullizzando i difensori avversari. Perché io c'ero e mi ricordo di lui agli inizi".

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