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La tragedia di Antonio Reyes: viaggiava a 187 km/h al momento dell’incidente mortale

Il 1° giugno scorso José Antonio Reyes morì in un tragico indicente stradale. La Guardia Civile ha reso noto, con un rapporto, le cause dell’incidente. Reyes al momento dell’incidente che gli è costato la vita viaggiava a 187 chilometri orari. Fatale è stato lo scoppio della ruota posteriore sinistra.
A cura di Alessio Morra
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José Antonio Reyes è morto tragicamente lo scorso 1° giugno, fatale gli è stato un incidente stradale. L'ex calciatore di Arsenal e Real Madrid nel momento dell'impatto, correva tantissimo con la sua vettura, troppo. I rilievi della scientifica sono terminati ed è stato stabilito che al momento dell'impatto Reyes viaggiava a 187 chilometri orari. La causa dell'incidente mortale è stata lo scoppio della ruota posteriore sinistra.

Il rapporto della Guardia Civile, le cause dell'incidente di Reyes

Reyes stava correndo tantissimo, guidava a 187 chilometri orari quando ha subito l'incidente che gli è costato la vita. Il rapporto della Guardia Civile parla chiaro. La causa principale dell'incidente, oltre alla velocità elevatissima, è stato lo scoppio della posteriore sinistra. L'ex attaccante del Real dopo il problema alla ruota non è riuscito a controllare la vettura e si è schiantato con la sua Mercedes S550. Nell'incidente morì anche un cugino di Reyes, Jonathan, mentre il cugino Juan Manuel, che era con loro, subì gravissime ustioni sul 60% del corpo.

Arsenal, Real Madrid e Siviglia: la carriera di José Antonio Reyes

Aveva 35 anni quando è morto Reyes, che lasciò una moglie e tre figli, due femmine e un maschio, che pochi giorni dopo la sua morte firmò con il Real Madrid, e con le giovanili dei ‘blancos' ha già mostrato più volte tutto il suo talento. Il talento lo ha ereditato dal papà che ha avuto una carriera luminosa. Gli inizi con il Siviglia, poi due anni e mezzo con l'Arsenal – fu uno degli ‘Invincibili' che vinsero la Premier League nel 2004 e giocò anche la finale di Champions nel 2006, poi Real Madrid, Atletico Madrid, Benfica, il ritorno al Siviglia e poi l'Espanyol prima di chiudere la carriera con squadre minori. Con la Spagna ha disputato il Mondiale del 2006.

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